Pugilato
Scandali Irma Testa e Abbes Mohuiidine alle Olimpiadi: verdetti ingiusti e boxe italiana sull’orlo del fallimento
Boxe italiana sotto shock: eliminate al primo turno le due punte di diamante della spedizione. Per Malagò era la squadra "più forte di sempre". La noble art al momento è fuori dai Giochi del 2028 a Los Angeles
News - di Antonio Lamorte
Alla presentazione dell’Italia Boxing Team il Presidente del CONI Giovanni Malagò aveva annunciato la squadra italiana come “la più forte di sempre”. Qualcosa dev’essere andato storto se dopo pochi giorni di gare restano in corsa soltanto due pugili di otto: fuori i favoriti all’oro e primi nel ranking nelle rispettive categorie Aziz Abbes Mouhiidine e Irma Testa, fuori anche l’argento mondiale Siirine Charaabi, fuori tutti quanti al primo turno. Restano soltanto Diego Lenzi, l’unico a vincere all’esordio, e Angela Carini, attesa ancora sul ring e protagonista di un’altra situazione che sta facendo molto discutere.
L’eliminazione di Mouhiidine era stata la doccia fredda, l’ingiustizia che aveva aperto un oscuro presagio. Il peso massimo di Mercato San Severino era partito maluccio contro l’uzbeko Lazizbek Mullojonov. Aveva perso la prima ma aveva vinto nettamente le altre due riprese. Al verdetto perfino l’avversario aveva scosso la testa – non sapremo mai il perché, ma perfino a lui qualcosa non era tornata. Mouhiidine, atleta delle Fiamme Oro, puntava all’oro. Il verdetto aveva scatenato la rabbia anche del Presidente della Federazione Pugilistica Italiana Flavio D’Ambrosi. “Ancora una volta l’Italia è scippata – ha scritto in un comunicato: Mouhiidine ha vinto due volte l’Argento Mondiale, anche in quel caso con verdetti molto criticati – L’incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato. Ciò mi induce a fare serie riflessioni sulla mia ulteriore permanenza in questo mondo che ho amato e che amo al di là delle misere posizioni di potere che qualcuno anela”.
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Erano già stati eliminati Salvatore Cavallaro e Sirine Charaabi. Lo spettro del fallimento si è materializzato con l’eliminazione di Irma Testa, dopo quelle di Giordana Sorrentino e di Alessia Mesiano. Anche in questo caso una split decision, a favore della cinese Zichun Xu. La pugile di Torre Annunziata, ai Giochi da campionessa del Mondo, prima italiana di sempre ai Giochi e prima medagliata, aveva vinto nettamente la prima ripresa, si era confermata nella seconda, aveva finito in affanno alla terza. Non la migliore Testa mai vista, in evidente difficoltà fisica all’ultima campanella. Aveva comunque portato più colpi e combinazioni precise, l’altra era soltanto venuta avanti, più imprecisa, aggressiva e spesso a testa bassa. Testa non aveva vinto in maniera schiacciante, ma magari per split decision, nettamente, quello sì. Con Mouhiidine era la punta di diamante della Nazionale.
Della condizione fisica, non brillantissima, forse destinata a crescere nella fase finale del torneo, e dell’atteggiamento troppo compassato in alcuni casi dei pugili azzurri, dovrà rispondere la direzione tecnica. I giudici stanno utilizzando comunque lungo tutti gli incontri metri diversi e sempre cangianti. Premiano a volte la tecnica altre il temperamento. L’oro olimpico e campione del mondo Patrizio Oliva ha riconosciuto come il livello arbitrale sia scaduto parecchio da quando non appartengono più alla International Boxing Association. Per problemi amministrativi e di corruzione il CIO ha sospeso l’IBA nel 2019. La spedizione del direttore tecnico Emanuele Renzini affiancato dai tecnici Riccardo D’Andrea, Gennaro Moffa, Giovanni Cavallaro e dal fisioterapista delle Nazionali Fabio Morbidini cammina sul filo, costeggia il baratro. Renzini ha definito l’Olimpiade francese come “la peggiore di sempre” per il livello di arbitri e giudici.
Restano in corsa Lenzi e Carini: quest’ultima se la vedrà domani con Imane Khelif, atleta esclusa dai Mondiali per i livelli troppo alti di testosterone che però ha superato il gender test dei Giochi. Un altro caso enorme – e anche propagandato per fake news: non si tratta di un uomo diventato donna, ma di un caso di intersessualità, nata con organi genitali femminili ma con caratteristiche primarie o secondarie di altri generi: per brevità, è come se Carini se la dovrà vedere con un’avversaria dalle caratteristiche maschili. Già alle Olimpiadi di Tokyo gli eventi pugilistici erano stati gestiti dal CIO. La boxe è sport olimpico dal 1904, al momento è fuori dai Giochi di Los Angeles del 2028.