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Il mistero dei bagliori in cielo prima del terremoto in Calabria, cosa sono le ‘luci telluriche’ avvistate in Sila

Il mistero dei bagliori in cielo prima del terremoto in Calabria, cosa sono le ‘luci telluriche’ avvistate in Sila

E’ ormai da qualche mese che la terra di Calabria sta tremando. La regione del sud Italia, infatti, è una delle zone a più alto rischio sismico della penisola. Giovedì sera, alle 21,43, è stata registrata in provincia di Cosenza la scossa più intensa degli ultimi tempi con una stima provvisoria di magnitudo 5.4 poi rivista dall’INGV a 5.0. L’epicentro del sisma è stato localizzato sulla costa Jonica nel comune di Pietrapaola a circa 20km di profondità. Il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione della Sila fino a Cosenza e in tutti i comuni tirrenici. Anche in tutto l’Italia meridionale è stato avvertito: da Bari a Messina sono tante le segnalazioni sui social. “Ho sentito un movimento ondulatorio che da est andava verso ovest” questo il racconto di un cittadino calabrese. Molta gente si è riversata in strada e alcuni hanno preferito trascorrere la notte all’esterno per paura di ulteriori scosse. Durante la notte infatti ci sono state molte scosse di assestamento e alcune hanno raggiunto anche la magnitudine di 3.1.

Il forte sisma però non ha fatto registrare, per fortuna, danni agli edifici e alle persone. In mattinata le stazioni meteorologiche hanno rivisto le telecamere nel momento esatto della scossa, e come raramente accade hanno catturato dei bagliori in cielo negli attimi dell’evento. In particolare la webcam di Meteo Lo Gullo di Morelli Soprana a Casali del Manco in provincia di Cosenza ha diffuso un video in cui si vedono nitidamente dei bagliori in direzione della Sila. Si tratterebbe del fenomeno, ancora poco studiato, delle cosiddette “luci telluriche“. Infatti, in concomitanza con un sisma si verificherebbe una alterazione ottica di distorsione della luce nelle zone stressate da un sisma. Così dalle immagini della webcam si vedono dei bagliori simili a dei lampi in direzione est rispetto alla webcam che ha immortalato il fenomeno.

Il termine scientifico è EQL con dei lampi simili alle aurore boreali. In passato molti scienziati hanno ritenuto questo fenomeno una leggenda diventando poi qualcosa da studiare dopo il sisma del 1965 in Giappone quando furono fotografate per la prima volta. La teoria attuale è che questi bagliori siano dovuti alla ionizzazione di ossigeno di alcune rocce capaci di spaccarsi e risalire in superficie producendo queste luci. Altre teorie invece individuano in una azione antropica come cavi elettrici in superficie e il loro scuotimento come origine del fenomeno. La speranza è che questo fenomeno posso essere utilizzato in futuro come un precursore sismico fornendo allarmi geolocalizzati per ridurre il rischio e i danni dei terremoti.