Che cos’è l’escherichia coli, come si prende, i sintomi e la cura: chi è l’atleta che l’ha contratta dopo aver nuotato nella Senna a Parigi per le Olimpiadi

Il Belgio ha ritirato la sua squadra dalla staffetta triathlon in programma oggi a Parigi. Claire Michel, una delle sue atlete, secondo quanto riportano i media locali è affetta da escherichia coli e l’ha contratta dopo la prova di nuoto nella Senna nella gara individuale della settimana scorsa. Ma cosa è l’escherichia coli? È la specie di batterio più nota del genere escherichia. Costituisce parte integrante del normale microbiota intestinale dell’uomo e di altri animali a sangue caldo. Nonostante la maggior parte dei ceppi siano innocui, alcuni ceppi sono l’agente eziologico di malattie intestinali di diversa gravità (che possono manifestarsi con dolore addominale, vomito, diarrea con sangue) ed extra-intestinali, come ad esempio infezioni del tratto urinario, peritonite, setticemia, polmonite e meningite.

Escherichia coli: che cos’è, come si prende e quali sono i sintomi

Secondo quanto riporta il sito dell’Humanitas nonostante la maggior parte dei ceppi di escherichia coli siano innocui, ne esistono tuttavia alcuni che mettono a rischio la salute umana causando disturbi di diversa gravità: crampi addominali, vomito, diarrea con sangue. L’infezione da escherichia coli, che può provenire da acqua o cibo contaminati – soprattutto da alimenti come frutta e verdura, che vengono spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta – può risultare molto pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale pericolosa per la vita chiamata sindrome emolitico uremica.

Come si cura l’escherichia coli: il caso dell’atleta belga Claire Michel dopo la gara di triathlon a Parigi nella Senna per le Olimpiadi 2024

L’escherichia coli è sensibile al calore: la cottura dei cibi permette quindi di neutralizzarlo. L’infezione da escherichia coli può provenire da acqua o cibo contaminati – soprattutto da alimenti come frutta e verdura (che vengono spesso consumati crudi), latte non pastorizzato e carne non cotta – ma anche tramite il contatto da persona a persona, soprattutto quando i soggetti infetti non si lavano correttamente le mani. I principali sintomi dell’infezione sono: diarrea, anche con sangue; crampi addominali; nausea e vomito. La terapia si basa soprattutto sulla reidratazione (orale, ma anche per via endovenosa nei casi più impegnativi) e sui farmaci antidiarroici (come il salicilato di bismuto e la loperamide). Gli antibiotici non vengono di solito raccomandati.