Perché Nadia Battocletti non ha vinto la medaglia di bronzo, da terza a quarta nei 5mila metri alle Olimpiadi

Dalla gioia alla gloria olimpica e ritorno. Nadia Battocletti aveva tagliato il traguardo al quarto posto. Una grande gara, una prestazione già sontuosa nei 5.000 metri in una specialità di solito dominata dagli atleti africani. Quel quarto posto per qualche tempo era diventato terzo, quindi medaglia di bronzo, un risultato storico, per via della squalifica inferta a Faith Kipyegon, arrivata seconda. Una gloria che però è durata poco.

Kipyegon a un certo punto della gara aveva spinto la rivale Tsegay, etiope. Quella spinta in un primo momento era stata giudicata come scorretta, l’atleta kenyana era stata squalificata. Giornali che esultavano al bronzo dell’azzurra, medagliere aggiornato, grande entusiasmo. Eppure in questi casi il risultato definitivo può farsi attendere, anche ore, può arrivare perfino il giorno dopo. E infatti dopo un’ora e mezza il ricorso del Kenya è stato accettato. Atteso l’esito del controricorso dell’Italia nella mattinata di oggi.

Il ricorso del Kenya accettato

“La Giuria d’Appello – si legge nel comunicato ufficiale – ha deciso di reintegrare l’atleta numero 2111, Sig.ra Faith KIPCHEGON (KEN), nella finale dei 5000 m femminili. La Sig.ra Kipchegon ha concluso seconda con un tempo di 14:29.60 ed è stata squalificata dall’Arbitro di Pista e dall’Arbitro Video in base alla Regola TR 17.1.2. La Giuria d’Appello ha esaminato tutte le prove disponibili e ha concordato che c’è stato un contatto significativo tra le due atlete. La Giuria ha concluso che l’incidente non giustificava una squalifica. La Giuria desidera chiarire che spinte di questa natura non sono mai accettabili e quindi raccomanda che Faith Kipyegon riceva un cartellino giallo disciplinare che rimarrà valido per il resto dei Giochi”.

Chi è Nadia Battocletti

“Grazie grazie grazie – ha ringraziato su Instagram Battocletti – Devo ringraziare tutti voi per la vicinanza perché mai mi sarei aspettata così tanto calore. Un grazie va anche a questa città che mi ha fatto capire quanto i limiti debbano essere superati giorno dopo giorno. Fiera del percorso che ho fatto fino a qui, un 4° posto che mi da tanta sicurezza e che sarà un tassello importante per la mia crescita. Parigi 2024 questo non è un addio, ma un arrivederci perché ci rivediamo venerdì per i 10000! Au revoir Paris”.

Battocletti arriva da Cles, Val di Non, classe 2000. È figlia di padre trentino, Giuliano Battocletti, allenatore dell’Azzurra, e madre marocchina. Ha superato il suo record italiano a 14’31’’64.  A vincere l’oro la keniana Beatrice Chebet, argento a Kipyegon e bronzo all’olandese Sifan Hassan. Battocletti è quasi laureata in ingegneria e architettura a Trento, parla l’arabo come l’italiano.

 

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