Medio Oriente in fiamme

Tensione tra Israele e Iran, chi colpirà per primo?

La Russia avrebbe iniziato a dotare massicciamente l’Iran di nuove armi, in preparazione di una guerra contro Israele

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

6 Agosto 2024 alle 17:00

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Tensione tra Israele e Iran, chi colpirà per primo?

Rappresaglia, attacco preventivo. Comunque, guerra. Questione di ore, avvertono da Washington. La guerra è certa, l’intensità è la variabile decisiva. L’Iran ha ribadito che intraprenderà un’azione per «punire» Israele a causa dell’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran ma «non cerca di aumentare le tensioni nella regione». Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, come riporta Mehr. «L’Iran, basandosi sul suo diritto intrinseco fondato sui principi del diritto internazionale di punire l’aggressore, intraprenderà un’azione seria e deterrente con forza, determinazione e fermezza», ha detto il funzionario, aggiungendo che «”’Iran non cerca di aumentare le tensioni”.

L’ipotesi più probabile – concordano analisti politici e militari- è che Teheran risponda all’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in Iran, con un attacco combinato costituito da missili di precisione, sciami di Uav e razzi contro Israele. Sabato il quotidiano iraniano pro-regime Kayhan, nel suo editoriale, avvertiva anche che, a differenza dell’attacco iraniano contro Israele di aprile, sventato al 99 per cento, questa volta il raid potrebbe prendere di mira aree interne a Israele, come Tel Aviv e Haifa, centri strategici e le abitazioni di funzionari israeliani. Così lo stato maggiore ha approntato un piano di evacuazione per migliaia di persone negli hotel di Gerusalemme o in campi allestiti nel deserto del Negev.

Da Teheran a Gerusalemme. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha visitato il centro di comando sotterraneo dell’aeronautica militare presso il quartier generale dell’esercito a Tel Aviv. “I nostri nemici stanno valutando attentamente i loro passi grazie alle capacità che avete dimostrato nell’ultimo anno. Tuttavia, dobbiamo prepararci a tutte le possibilità, inclusa una rapida transizione all’offensiva”, ha detto il ministro, come riferisce il suo ufficio. Gallant ha preso visione dei preparativi dell’Aeronautica “alla luce degli sviluppi in materia di sicurezza” e “delle possibilità di azioni offensive in tutti i settori di combattimento”. Israele prenderebbe in considerazione la possibilità di lanciare un attacco preventivo per scoraggiare l’Iran se venisse a conoscenza di prove inconfutabili che Teheran si sta preparando a sferrare un’offensiva: lo scrivono i media israeliani dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha convocato domenica sera i capi della sicurezza israeliana per una riunione. Lo riporta il Times of Israel.

All’incontro hanno partecipato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Herzi Halevi, il capo del Mossad David Barnea e il capo dello Shin Bet Ronen Bar. Secondo quanto riferito, Israele non sa cosa aspettarsi dall’Iran e dai suoi alleati e sta quindi discutendo un’ampia gamma di opzioni su come rispondere al meglio o prevenire un attacco. Durante l’incontro con Netanyahu, è stata discussa l’opzione di colpire l’Iran come misura di deterrenza, secondo quanto riportato da Ynet, anche se i funzionari della sicurezza hanno sottolineato che una tale mossa sarebbe autorizzata solo se Israele ricevesse informazioni precise che confermino che Teheran sta per lanciare un attacco. Secondo le indiscrezioni, per una simile iniziativa le prove in mano a Israele dovrebbero inoltre coincidere con quelle statunitensi, ma anche in questo caso Israele potrebbe comunque scegliere di evitare la strada dell’attacco preventivo.

La Russia avrebbe iniziato a dotare massicciamente l’Iran di nuove armi, in preparazione di una guerra contro Israele, secondo quanto riferiscono alcuni media internazionali e Channel 14 in Israele. Secondo diversi report, Mosca avrebbe dispiegato sistemi avanzati di guerra elettronica in Iran, compresi quelli che possono danneggiare o interrompere i sistemi militari a una distanza massima di 5.000 chilometri. Diversi blogger militari scrivono che nel fine settimana la Russia ha fatto atterrare in aeroporti iraniani aerei da trasporto Ilyushin con munizioni e Iskander, un missile balistico utilizzato nella guerra con l’Ucraina. E la diplomazia? Inerme.

6 Agosto 2024

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