X

Mattia Furlani, il bronzo alle Olimpiadi a 19 anni: le origini e i genitori, la madre allenatrice e la fidanzata velocista

Mattia Furlani, il bronzo alle Olimpiadi a 19 anni: le origini e i genitori, la madre allenatrice e la fidanzata velocista

Tra sabbia e vento Mattia Furlani a soli 19 anni ci ha fatto sognare. Lui il suo sogno lo sta coltivando passo dopo passo, anzi salto dopo salto. Ieri ne ha realizzato una prima parte: Furlani ha vinto la medaglia di bronzo nel salto in lungo. È uno dei protagonisti delle Olimpiadi di Parigi 2024, una giovane promessa dell’atletica italiana. “Il futuro è Mattia. Mai visto un ragazzo così pieno di talento“, ha affermato il 26enne greco campione olimpico e medaglia d’oro Miltiadīs Tentoglou. E nessuno ha messo in dubbio che da oggi a Los Angeles 2028, il 19enne romano continuerà a vincere e a macinare record.

Chi è Mattia Furlani

Furlani ha fatto un’ottima gara. Queste le sue parole al termine della sua prova: “È stato incredibile, ci ho creduto fino alla fine —  ha detto Furlani intervistato nel post gara, con la voce segnata da emozione e commozione —. Mi sono davvero stufato di piangere, poi sembro un piagnone… Però è stata l’emozione più grande che abbia mai provato in tutta la vita. Una delle migliori prove tecniche della mia carriera, davanti a una serie così non ho parole. Il lato emotivo? Datemi tempo, migliorerò...”.

Le origini e i genitori di Mattia Furlani: la madre allenatrice e la fidanzata velocista

Nato a MarinoFurlani vive ai Castelli Romani. Suo padre è un artista, la madre è una velocista di origini senegalesi, Kathy Seck anche sua allenatrice. Il 19enne è fidanzato con la sprinter Giulia Colonna ed è super tifoso della Roma. In occasione di un’intervista rilasciata al Corriere della SeraSeck ha dichiarato: “Il momento in cui si deve gareggiare non si può badare più di tanto alla tecnica o alle cose da correggere. Bisogna trasmettere la voglia e l’entusiasmo di affrontare la gara. È un momento che io chiamo ‘happyness’, della felicità. La felicità di competere e di gioire, cercando di vincere ma sapendo di dover affrontare anche la sconfitta. È un momento unico, magico“.