Che vittoria

Pallavolo italiana oro alle Olimpiadi: date alle ragazze di Velasco un pullman scoperto, la gloria non sia soltanto del calcio

Non se ne parla neanche, ma l'impresa dell'Italvolley è destinata a rimanere nella leggenda. Ogni quattro anni i Giochi svelano personaggi e movimenti definiti "minori" che però non lo sono affatto. Meritano di più

Sport - di Antonio Lamorte

12 Agosto 2024 alle 10:16

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Italy team celebrates as they win gold medal during Women’s Volleyball Final match between Italy and United States at the 2024 Summer Olympics, Sunday, August 11, 2024 in Paris, France. (Photo by Spada/LaPresse)
Italy team celebrates as they win gold medal during Women’s Volleyball Final match between Italy and United States at the 2024 Summer Olympics, Sunday, August 11, 2024 in Paris, France. (Photo by Spada/LaPresse)

Perché no? Perché non parlarne nemmeno? Fosse stato un successo analogo nel calcio, non ci sarebbero stati nemmeno dubbi. Sfilata in pullman scoperto, folla, festa per le strade di Roma. Perché non si può con le ragazze dell’Italvolley che ieri hanno schiantato gli Stati Uniti nella finale delle Olimpiadi: 3-0, un oro stravinto, pochissimi passaggi a vuoto, nessun momento di incertezza, una nazionale sempre in controllo e sempre concentrata. Quasi destabilizzante la disinvoltura, la compostezza agonistica di un gruppo ricompattato e guidato da Julio Velasco che ha portato il primo oro ai Giochi della pallavolo Azzurra.

L’allenatore argentino ha definito nell’immediato post-partita la vittoria come un successo di tutto un movimento, e non soltanto ai più alti livelli – quelli che portano due italiane nella finale dello scorso maggio di Champions League, Milano e Conegliano ad Antalya – ma anche a quelli amatoriali. “È impensabile quante ragazze vogliono giocare a pallavolo. Perché la pallavolo in Italia è quello che è il calcio per i maschi. Questa vittoria può portare a un ulteriore salto di qualità nella popolarità per questo sport”. Ineccepibile.

E perché allora non portarle in trionfo, queste ragazze? Perché non dare loro la stessa gloria che spetterebbe ai calciatori? Ancora non ci si è accorti che è uno splendido momento per lo sport italiano: con gli ori di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi a Tokyo, con una squadra di nuoto formidabile, la scherma una potenza internazionale, judo sempre competitivo, a Parigi un bottino di 40 medaglie che supera la spedizione giapponese perché con più ori e argenti. E tanti quarti posti, a mostrare la profondità delle eccellenze, che saranno ricevuti anche loro dal Presidente Sergio Mattarella al Quirinale.

Sono anni splendenti per lo sport italiano, con campioni di caratura mondiale. Solo che nessuno di questi appartiene al calcio, un movimento agonizzante, cui adesso si tornerà con amarezza dopo la scorpacciata olimpica. Pazienza, anzi: un’opportunità. Tutte queste altre discipline, spesso definite “sport minori”, mostrano freschezza e spirito di sacrificio, passione e forza di volontà. E sono bacini di storie e culture che sarebbe il caso di valorizzare con una trasmissione Rai, magari una striscia settimanale, come quella quotidiana andata in onda durante i Giochi. Lo meriterebbero le discipline, gli atleti e le atlete, i maestri e gli allenatori.

Nel frattempo portate ai Fori imperiali un pullman scoperto. E pazienza se è agosto, anzi meglio: che così ci sarebbe meno calca. E magari potrebbe uscire posto anche per Thomas Ceccon, Jasmine Paolini e Sara Errani, Nadia Battocletti e tutti gli altri e le altre. Ancora meglio.

12 Agosto 2024

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