A Parigi

Imane Khelif denuncia per cyberbullismo: “Accusati anche Trump, Musk e J. K. Rowling”

L'inchiesta della magistratura francese dopo l'esposto dell'atleta. "I primi autori del cyberbullismo sono politici e personalità pubbliche". La pugile accolta in Algeria come un'eroina

News - di Redazione Web

14 Agosto 2024 alle 19:16

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Gold medalist in the the women’s 66 kg boxing Algeria’s Imane Khelif, left, and bronze medalist in the men’s 800m Djamel Sedjati arrive after the 2024 Summer Olympics, Monday, Aug. 12, 2024, at Algiers airport, Algeria. (AP Photo/Anis Belghoul)
Gold medalist in the the women’s 66 kg boxing Algeria’s Imane Khelif, left, and bronze medalist in the men’s 800m Djamel Sedjati arrive after the 2024 Summer Olympics, Monday, Aug. 12, 2024, at Algiers airport, Algeria. (AP Photo/Anis Belghoul)

Imane Khelif, la pugile medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella categoria -66 chili, aveva denunciato le aggressioni, amplificate online, dopo il caso che l’aveva coinvolta. E che era andato molto oltre lo sport: l’hanno chiamata uomo, nata uomo, trans, intersessuale. Aveva denunciato, aveva accusato di esser stata vittima di cyberbullismo. La magistratura ha aperto un’inchiesta che secondo indiscrezioni coinvolge anche l’imprenditore, l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk, la scrittrice J. K. Rowling, e forse anche l’ex presidente degli Stati Uniti e candidato alle prossime elezioni Donald Trump.

La denuncia dell’atleta era stata depositata domenica scorsa. L’indagine sarà condotta a Parigi dall’Ufficio centrale per la lotta ai crimini contro l’umanità e ispirati dall’odio. L’avvocato dell’atleta, Nabil Boudi, ha dichiarato che “i primi autori del cyberbullismo sono politici e personalità pubbliche”. Secondo il legale le prove dell’aggressione “sono principalmente le pubblicazioni sulle diverse reti social. Con un contenuto circostanziato, ripetuto, gli attacchi sul suo fisico, il suo genere, la sua nazionalità, sulla sua immagine in generale e sulla sua qualità di donna. Ciò che ha subito la mia cliente è incontestabile”.

Contenuti definiti “aggressivi, misogini e razzisti e la stragrande maggioranza degli attacchi è arrivata dall’estero. Il nostro obiettivo – ha concluso in un’intervista al quotidiano algerino El Watan – è difendere l’onore di Khelif”. La pugile era finita al centro dell’attenzione mediatica alla vigilia del match contro l’italiana Angela Carini, cavalcato e alimentato da ambienti conservatori e reazionari della politica. Quando l’Azzurra ha abbandonato il quadrato dopo neanche un minuto di incontro, il caso è esploso definitivamente.

Sia Musk che Rowling che Trump avevano condiviso ho scritto post sulla vicenda. Era stato lanciato anche l’hashtag #StandWithAngelaCarini, con la pugile italiana vittima di un incontro contro “un maschio”. A scatenare le polemiche l’ammissione alle Olimpiadi da parte del CIO dell’atleta, dopo che era stata esclusa dall’International Boxing Association (IBA) in corso dai mondiali del 2023 in corso in Turchia dopo alcuni cosiddetti “gender test” non verificati. L’Algeria ha difeso fortemente la sua atleta: alla finale per il titolo il Roland Garros era pieno di tifosi algerini, alla cerimonia finale Khelif è stata portabandiera della delegazione, al ritorno in patria è stata accolta come una vera e propria eroina. E alla fine ha conquistato l’oro.

14 Agosto 2024

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