A Bari
Muore a 23 anni per il morso del ragno violino, Giuseppe Russo ricoverato per più di un mese
Pensava che quel morso alla gamba destra fosse di una zanzara, è morto a causa di uno shock settico e insufficienza multiorgano dopo settimane di ricovero
Ambiente - di Redazione Web
Al Policlinico di Bari Giuseppe Russo, un ragazzo di 23 anni, è morto a causa delle complicanze causate dal morso di un Ragno Violino. Era stato trasferito d’urgenza in ospedale dopo che le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni. A stroncarlo, nella mattinata di sabato 17 agosto, uno shock settico e un’insufficienza multiorgano. Appena lo scorso luglio un carabiniere era morto a Palermo a causa del morso di un ragno violino.
Russo era originario di Collepasso, in provincia di Lecce. Era stato morso lo scorso 13 luglio alla gamba destra mentre lavorava in una campagna, era impiegato presso una ditta di giardinaggio. Aveva pensato inizialmente si trattasse del morso di una zanzara. Il pomfo successivamente è diventato sempre più grande prima che il ragazzo cominciasse a soffrire forti dolori.
Com’è morto Giuseppe Russo
Era stato ricoverato per diverse settimane all’ospedale “Panico” di Tricase. Sulla gamba si era formato un ascesso che ha mandato in necrosi l’arto. Aveva manifestato febbre alta e altri sintomi. Le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi due giorni, dopo il ricovero a Lecce e quindi a il trasferimento a Bari. Lo scorso luglio un carabiniere del servizio scorte del tribunale di Palermo era morto all’ospedale Cervello per via delle complicanze dovute alla puntura di un ragno violino. Si chiamava Franco Aiello ed era originario dell’Isola delle femmine.
“Ci sono notizie che tolgono il respiro ed è difficile trovare le parole giuste per esprimere vicinanza e cordoglio ad una famiglia che improvvisamente e troppo presto perde un figlio”, il messaggio di cordoglio della sindaca di Collepasso, Laura Manta. “Tutta la nostra comunità si stringe commossa al dolore che ha colpito Antonio e Rosaria per la perdita del caro Giuseppe. Un angelo di soli 23 anni che da oggi veglierà su di voi. Le più sentite condoglianze da parte mia e da parte di tutta la nostra comunità ai familiari e ai parenti”.
Cos’è il ragno violino
Loxesceles rufescens, il ragno violino è piuttosto piccolo, non supera i 9mm con il corpo e può raggiungere al massimo i 4, 5 cm con le zampe. È un tipo di aracnide velenoso. Conosciuto anche come ‘ragno eremita‘, perché vive letteralmente da solo, in inverno vive nei luoghi chiusi perché non sopporta il freddo. Con le temperature calde lo si può incontrare all’esterno, nei giardini. Il Ragno Violino lo si può trovare in casa, negli spazi tra battiscopa e pavimenti, negli anfratti dei mobili, nelle crepe delle mura ma anche nei cartoni e nella biancheria.
Il morso del ragno è inizialmente asintomatico, non produce pruriti, né irritazioni. Dopo qualche ora possono essere avvertiti bruciori e formicolii e nel giro di 48, 72 ore, la parte interessata può apparire in necrosi e ulcerata. Il Ragno Violino può iniettare nel corpo, in seguito alla puntura, oltre al veleno anche dei batteri anaerobi. Questi ultimi proliferano e causano la liquefazione dei tessuti. Oltre a febbre, ecchimosi e rush cutaneo, nei casi più gravi, il morso del Ragno Violino, può provocare emorragie con complicazioni ai reni e ai muscoli.
In questi casi può essere necessario un trattamento con camera iperbarica. La prima cosa da fare, se si è stati punti dal ragno, è lavare intensamente la parte interessata con acqua e sapone. È consigliato catturare e conservare l’aracnide anche se è stato ucciso. Per riconoscerlo basta notare i sei occhi invece degli otto tipici degli aracnidi. La puntura può arrecare molto dolore anche nel giro di 30-60 minuti. I fastidi possono essere avvertiti oltre la parte morsa, interessando l’intero arto. Il luogo preciso della puntura può diventare eritematosa e può essere pruriginosa.