L'indagine e i dispersi
Perché lo yacht Bayesian è affondato al largo di Porticello, le ipotesi: la tromba d’aria, l’albero maestro, il downburst
Sono riprese alle prime luci del mattino di martedì 20 agosto le ricerche dei sei dispersi del veliero Bayesian, affondata all’alba di lunedì nello specchio d’acqua davanti Porticello, nei pressi di Palermo, dove è stato sorpreso dal maltempo.
A bordo dell’imbarcazione, lunga 56 metri, c’erano 22 persone di cui 10 membri dell’equipaggio e 12 turisti, la maggior parte dei quali statunitensi e inglesi, ma anche una neozelandese, un irlandese e una dello Sri Lanka: 15 sono state tratte in salvo inizialmente dall’equipaggio della Sir Robert B P, un’altra barca a vela con bandiera olandese poco distante, per poi venire aiutati dai mezzi della Guardia costiera e dei vigili del fuoco.
Nelle ore successive, i sommozzatori hanno recuperato il corpo di uno dei componenti dell’equipaggio della barca a vela, il cuoco Ricardo Tomas.
Chi sono i dispersi
All’appello mancano sei persone, quattro turisti inglesi e due statunitensi: è probabile che i sei si trovassero nelle cabine e che siano rimaste intrappolate quando la barca a vela si è ribaltata a causa di una tromba d’aria, sprofondando a 50 metri di profondità.
Tra i dispersi c’è Mike Lynch, un noto imprenditore britannico attivo nel settore della tecnologia, co-fondatore di Autonomy, azienda di software che fu acquisita da HP nel 2011 per 11 miliardi di dollari. Tra le persone salvata c’è invece Angela Bacares, moglie di Lynch e proprietaria di Revtom, azienda registrata nell’Isola di Man che risulta intestataria del veliero inabissatosi al largo di Porticello.
Oltre a lui risulta dispersa anche la figlia Hannah, di 18 anni. Tra le persone che ancora non sono state trovate ci sono anche Jonathan Bloomer, il presidente di Morgan Stanley International, e l’avvocato statunitense Chris Morvillo, dello studio legale internazionale Clifford Chance.
Perché lo yacht Bayesian è affondato
La procura di Termini Imerese diretta da Ambrogio Cartosio ha aperto un’indagine per accertare come sia avvenuto il ribaltamento. Perché ci sono dubbi sul fatto che la tromba d’aria sia l’unica causa della tragedia: la vicina barca olandese Sir Robert Bp è rimasta intatta, anzi, è riuscita a fornire il primo soccorso agli ospiti del Bayesian.
Un focus è sull’albero maestro del veliero, alto 5 metri ed in alluminio, il secondo al mondo per dimensioni. “La tempesta ha spezzato l’albero maestro, secondo quanto raccontato dai testimoni. «Il vento era forte, fortissimo. All’improvviso ho visto l’albero maestro del veliero spezzarsi e cadere in mare. È successo tutto in pochissimi istanti”, ha raccontato Karsten Börner, il comandante tedesco della Sir Robert Bp.
C’è poi la possibilità che l’incidente sia stato provocato non dalla tromba d’aria ma da un da un fenomeno meteorologico chiamato downburst, caratterizzato da venti che impattano sulla terra e sul mare a velocità che possono superare i cento chilometri orari.
Altra ipotesi al vaglio è quella dell’impatto della deriva, la parte inferiore del veliero, con la “Secca della Formica”, che si trova proprio di fronte al porticciolo. Il vento potrebbe aver spostato lo yacht provocando lo scontro della secca con lo scafo, aprendo una falla che ha fatto inclinare il veliero fino a farlo affondare.