Aveva 76 anni
Morto Sven Goran Eriksson, addio all’allenatore svedese dello scudetto della Lazio: aveva un tumore incurabile
Sven Goran Eriksson è morto. L’ex allenatore svedese di Roma e Lazio, già commissario tecnico della nazionale inglese di calcio, è scomparso oggi all’età di 76 anni.
Lo scorso gennaio l’allenatore e dirigente sportivo aveva annunciato in una intervista alla radio svedese P1 di essere gravemente malato, una forma di tumore al pancrea in stato avanzato e incurabile: “Ero completamente sano, poi sono crollato, sono svenuto e sono finito in ospedale. Dopo un consulto ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Mi resta al massimo un anno di vita”, aveva raccontato l’allenatore svedese, che proprio per problemi di salute si era dimesso dal suo ultimo incarico nel mondo del calcio, quello di direttore sportivo del Karlstad.
La malattia di Eriksson
“Non so da quanto tempo ce l’avessi – aveva raccontato in quella intervista Erkisson – forse un mese, forse un anno. Si è scoperto che avevo il cancro ma il giorno prima avevo corso cinque chilometri. È venuto dal nulla. E questo è scioccante. Non ho grandi dolori. Ma mi è stata diagnosticata una malattia che puoi rallentare ma che non puoi operare. Quindi è quello che è. Devo combattere la malattia il più a lungo possibile. So che nel migliore dei casi ho circa un anno, nel peggiore dei casi anche meno”.
“Non credo che i medici che ho a disposizione possano essere del tutto sicuri, non sono in grado di stabilire un giorno. È meglio non pensarci. Devo ingannare la mente. Potrei andare in giro a pensarci tutto il tempo e sedermi a casa ed essere triste e pensare di essere sfortunato e così via. È facile finire in quella posizione. Ma no, guardo i lati positivi delle cose e non bisogna farsi seppellire dai problemi, anche se questa è ovviamente lo battuta d’arresto più grande di tutte”, aveva aggiunto all’epoca.
Negli ultimi mesi Eriksson aveva girato gli stadi che l’avevano visto protagonista per salutare i suoi tifosi. Lui stesso, nell’intervista in cui aveva dato notizia della malattia, aveva espresso uno degli ultimi suoi desideri: allenare il Liverpool prima che sia troppo tardi. Uno sogno realizzato il 23 marzo scorso, quando l’allenatore svedese ha potuto allenare il Liverpool Legends contro l’Ajax Legends nello stadio di Anfield.
La carriera di Eriksson da allenatore, i trionfi con la Lazio e ct dell’Inghilterra
Eriksson ha allenato molte squadre e al netto del prestigioso incarico di Commissario tecnico dell’Inghilterra (dal 2001 al 2006), il tecnico svedese è ricordato per la sua esperienza vissuta in Italia. Eriksson, dopo aver allenato il Benfica è sbarcato nel Belpaese sulla panchina della Roma, poi Fiorentina e Sampdoria, nel finale all’era del presidente Mantovani.
Ma è nella capitale, sponda Lazio, che l’allenatore ha vinto riuscendo a realizzare delle vere e proprie imprese. All’epoca il club biancoceleste era di proprietà di Sergio Cragnotti e agli ‘ordini’ di Eriksson c’erano giocatori del calibro di Marchegiani, Sensini, Conceicao, Boksic, Salas, Mancini, Mihajlović, Nesta, Simeone, Lombardo, Nedved, Stankovic, Simone Inzaghi, Veron, Couto, Almeyda, Ravanelli (e successivamente Crespo e Vieri). Una squadra capace di vincere in poco più di tre anni – dal 1998 al 2001 – uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea (e di raggiungere una finale di Coppa Uefa tutta italiana persa contro l’Inter di Gigi Simoni e Ronaldo).