La stretta contro le Ong

Geo Barents fermata dal Viminale per 60 giorni, la nave di MSF bloccata dopo aver salvato 191 migranti: “Bugie dei libici”

Cronaca - di Redazione

27 Agosto 2024 alle 13:28

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Geo Barents fermata dal Viminale per 60 giorni, la nave di MSF bloccata dopo aver salvato 191 migranti: “Bugie dei libici”

La scure del Viminale si abbatte ancora una volta sulle navi delle Ong che si occupano di salvare vite nel Mediterraneo. Ultimo caso è quello che vede coinvolta la nave di ricerca e soccorso Geo Barents, di proprietà di Medici senza frontiere, sottoposta a fermo amministrativo per 60 giorni e a una sanzione pecuniaria di 3300 euro.

A eseguire il provvedimento è stato il personale della Polizia di Stato, insieme agli operatori della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto di Salerno, dove l’imbarcazione battente bandiera norvegese questa mattina è arrivata con a bordo 191 migranti salvati nel Mediterraneo in cinque diverse operazioni di soccorso.

Il provvedimento sulla carta è motivato dalle presunte reiterate violazioni delle prescrizioni previste dal cosiddetto decreto Cutro per le mancate comunicazioni agli organismi preposti per la sicurezza in mare, in ordine ai soccorsi effettuati.

Dalla Ong sottolineano come “per la terza volta le autorità italiane ci impongono una misura punitiva per aver soccorso delle persone in pericolo in mare, un obbligo non solo morale ma legale. Salvare vite in mare non è un reato”.

Il fermo e le bugie dei libici

Juan Matias Gil, capomissione di MSF, a Repubblica replica duramente alla scelta del Viminale di fermare l’imbarcazione: “Queste accuse sono tutte basate sulle bugie della Guardia costiera libica”.

Non sarebbe la prima volta. Mesi fa la Humanity1, nave della Ong tedesca Sos Humanity, era stata fermata dal Viminale con le stesse accuse che oggi bloccano nel porto di Salerno la Geo Barents: era stata accusata dalla cosiddetta “Guardia costiera libica” di aver provocato situazion di pericolo durante una operazione di salvataggio in mare.

In realtà si trattava di bugie, come provato dalla stessa Ong tramite alcuni video in cui si evidenziavano anche i colpi d’arma da fuoco sparati dai libici: il fermo dell’imbarcazione era stato infatti annullato dai giudici.

La solidarietà di Mediterranea

A Medici senza frontiere è arrivata la solidarietà di Mediterranea Saving Humans, altre Ong da anni impegnata nel Mediterraneo, che parla di “vendetta del ministro dell’Interno” Matteo Piantedosi per “l’eccezionale contributo dato dalle navi della Flotta Civile alla salvezza di vite umane negli ultimi quattro giorni”.

“Mi chiedo quale sia la vera faccia delle istituzioni del nostro Paese – scrive in una nota la presidente di Mediterranea Laura Marmorale -: i volti delle donne e degli uomini della Guardia Costiera che collaborano con le nostre navi e aerei nei soccorsi o quello feroce del Viminale preoccupato di ostacolare o punire le attività di soccorso in mare? E questo – conclude la presidente di Mediterranea – senza contare gli incessanti sforzi del nostro governo nel sostegno alle criminali intercettazioni e deportazioni di migranti, da parte di milizie e autorità libiche e tunisine, di cui siamo state testimoni anche in queste ultime ore”.

di: Redazione - 27 Agosto 2024

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