Israele non si ferma

Perché Israele ha attaccato in Cisgiordania: il terrorismo è un pretesto, l’obiettivo è cancellarla

L’Idf ha iniziato una caccia all’uomo nel Territori occupati per stanare i militanti di Hamas. L’operazione potrà durare ancora diversi giorni

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

29 Agosto 2024 alle 15:00

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Perché Israele ha attaccato in Cisgiordania: il terrorismo è un pretesto, l’obiettivo è cancellarla

È iniziata l’operazione “Gaza bis”. Centinaia di soldati impiegati sul terreno, coadiuvati dalle forze aeree e dallo Shin Bet (l’agenzia per la sicurezza interna israeliana), in una caccia all’uomo nel cuore nei Territori occupati, formalmente governati dall’Autorità nazionale palestinese. Israele ha lanciato un’altra operazione su vasta scala, questa volta in Cisgiordania, aprendo un terzo fronte che, nella migliore delle ipotesi, “durerà giorni” per annientare la rete terroristica che ha pianificato e diretto il fallito attentato suicida del 18 agosto a Tel Aviv, rivendicato da Hamas.

Funzionari palestinesi affermano che gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 16 persone, tra cui cinque donne e tre bambini. La maggior parte è stata uccisa durante gli attacchi notturni dell’altro ieri nella città meridionale di Khan Younis, che è stata sottoposta a pesanti bombardamenti negli ultimi due mesi. I loro corpi sono stati portati all’ospedale Nasser della città, dove un giornalista dell’Associated Press ha confermato il bilancio.  Tra le vittime ci sono un fratello, una sorella e un loro parente, uccisi in un attacco nella loro casa a est di Khan Younis, ha detto l’ospedale.

Un altro attacco ha colpito una casa a sud di Khan Younis, uccidendo almeno cinque persone, tra cui due donne. E il bilancio di morti e feriti è destinato ad aumentare, visto che, secondo quanto annunciato da un portavoce dell’Idf, l’operazione “antiterrorismo” potrà durare ancora diversi giorni. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha deciso di accorciare la visita in Arabia saudita e rientrare a Ramallah, alla luce della vasta operazione antiterrorismo lanciata da Israele in Cisgiordania che ha già fatto almeno 9 morti. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo la quale le truppe dell’Idf hanno preso di mira Jenin, Tubas e Tulkarem, stringendole d’assedio. «Il mondo deve intraprendere azioni immediate e urgenti per frenare questo governo estremista che rappresenta una minaccia per la stabilità della regione e del mondo nel suo complesso». Lo dice un portavoce dell’Anp, Nabil Abu Rudeineh, in una dichiarazione diffusa dalla Wafa.

Secondo l’Anp, l’escalation delle operazioni militari israeliane in Cisgiordania, contemporaneamente alla guerra a Gaza, “porterebbe a risultati significativi e pericolosi”. In una dichiarazione, l’ala armata di Fatah afferma che sta prendendo parte ai combattimenti, tra cui il lancio di bombe contro le truppe israeliane durante la vasta operazione antiterrorismo lanciata nella notte nella Cisgiordania. Anche il gruppo della Jihad islamica, che, come Hamas, si ritiene abbia rafforzato la sua posizione nella Cisgiordania settentrionale negli ultimi anni, ha rilasciato una dichiarazione in cui denuncia una “guerra aperta” da parte di Israele. L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani ha condannato la “risposta sempre più militare” delle forze di sicurezza israeliane nella Cisgiordania occupata. L’agenzia Onu afferma che la recente operazione militare israeliana in Cisgiordania è condotta “in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva”.

Ma Israele non si ferma. “Sgomberare temporaneamente” aree della Cisgiordania. Lo ha scritto ieri il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, mentre le forze israeliane (Idf) sono impegnate in un’operazione “antiterrorismo” nel nord del Territorio palestinese. “Dobbiamo affrontare la minaccia del terrorismo allo stesso modo in cui affrontiamo l’infrastruttura del terrorismo a Gaza, anche con lo sgombero temporaneo degli abitanti palestinesi e qualsiasi misura sia necessaria” – scrive Katz su X con un riferimento all’operazione nelle zone di Jenin e Tulkarem. – “È una guerra in tutti i sensi e noi dobbiamo vincerla”. Nel post il ministro afferma che l’obiettivo dell’operazione è “contrastare le infrastrutture terroristiche islamico-iraniane”.

L’Iran, è accusato di “star lavorando per stabilire un fronte terroristico orientale contro Israele in Cisgiordania, secondo il modello di Gaza e Libano, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi sofisticate dalla Giordania”. “Se dobbiamo spostare le persone, lo faremo, servirà a proteggere le truppe dell’Idf”. Lo ha detto il ministro del Likud (lo stesso partito del premier Benjamin Netanyahu), Avi Dichter, alla radio militare sostenendo l’appello del ministro degli Esteri Israel Katz, che chiede l’evacuazione temporanea dei civili palestinesi dalle aree della Cisgiordania dove è in corso una vasta operazione antiterrorismo dell’esercito israeliano. Assalti ai campi profughi, città sotto assedio, evacuazione di massa. La Cisgiordania va cancellata. Al suo posto, i fanatici di Eretz Israel, intendono edificare il regno di Giudea e Samaria. La guerra al terrorismo è un pretesto.

29 Agosto 2024

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