L'esercito russo avanza

Ucraina nel caos: “Se perdiamo Pokrovsk il fronte cade”

Nelle prossime settimane Zelensky si recherà a Washington, dove spera di presentare un “piano di vittoria” al presidente americano Joe Biden, un alleato chiave. Una vittoria che appare ben lontana dal realizzarsi.

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

5 Settembre 2024 alle 15:30

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Ucraina nel caos: “Se perdiamo Pokrovsk il fronte cade”

Pokrovsk: lo snodo strategico che potrebbe decidere il destino del fronte

Il fattore sorpresa si sta esaurendo. Mentre aumentano le difficoltà nel Donbass. La situazione sul campo è sempre più drammatica per l’Ucraina. L’esercito russo avanza velocemente, più del previsto, e si trova ormai a pochi chilometri dalla città di Pokrovsk, uno snodo strategico che permette a Kiev di inviare rifornimenti alle truppe schierate su tutto il fronte orientale.
Volodymyr Zelensky, pochi giorni dopo aver parlato di un improbabile «piano di vittoria», ha ammesso che «la situazione è estremamente difficile».

Se in Occidente si preferisce enfatizzare l’offensiva ucraina nella regione di Kursk, esperti militari ucraini, come Mykhaylo Zhyrokhov, sono allarmati: «Se perdiamo Pokrovsk», dichiara alla Bbc, «l’intera linea del fronte crollerà». La prospettiva di una sconfitta che consentirebbe al Cremlino di proclamare il raggiungimento dei propri obbiettivi strategici sta sollevando la rabbia dell’opinione pubblica ucraina e di molti militari ed esponenti politici concordi nel denunciare l’azzardo strategico voluto dal Capo di stato maggiore, il generale Oleksandr Syrsky. Un uomo già poco amato visto che la sua nomina è stata imposta a febbraio dal presidente Volodymyr Zelensky per far fuori Valeriy Zaluzhnyi, il capo di Stato maggiore e stratega – tra il 2022 e il 2023 – delle vittoriose controffensive ucraine condotte a Kharkiv e nel Donbass.

L’altra notte, le forze russe hanno lanciato nella notte un attacco contro la città di Leopoli, nell’ovest del paese, con missili ipersonici Kinzhal: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Andriy Sadovy – come riporta Ukrinform. Diverse forti esplosioni sono state udite nella città durante un allarme aereo. “Missili Kinzhal sopra Leopoli” – ha scritto il sindaco sul social media. “La difesa aerea è in azione. Non fate video! Rimanete al riparo!”. Il bilancio provvisorio dell’attacco è di sette morti, tra cui tre bambini, e oltre 30 feriti. Dei bimbi uccisi, il più piccolo aveva 7 anni. I feriti sono oltre 50. Intanto, è salito a 53 il numero delle persone morte martedì a causa dell’attacco russo a Poltava, ma i soccorritori continuano a scavare. Sotto le macerie potrebbero esserci tra le 5 e le 13 persone. Lo riportano i servizi di emergenza ucraini – come scrive Ukrainska Pravda.

Tre persone sono rimaste uccise e cinque ferite in un bombardamento ucraino su un mercato nella città di Donetsk, secondo quanto riferisce il capo dell’omonima Repubblica autoproclamata filorussa, Denis Pushilin. “Proiettili di artiglieria si sono abbattuti sul mercato Sokol nel distretto di Kirovsky”, ha precisato Pushilin su Telegram. I morti sono due uomini e una donna. «A Poltava i missili hanno colpito poco dopo l’allarme aereo, quando molte persone si stavano dirigendo verso i rifugi», ha dichiarato il ministero della Difesa ucraino, descrivendo l’attacco “barbaro”. Nel bombardamento russo su Poltava è stato colpito un centro di addestramento di militari ucraini dove operavano anche istruttori stranieri, secondo un comunicato del ministero della Difesa di Mosca.

Zelensky a Washington: alla ricerca di nuovi alleati per ribaltare le sorti della guerra

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha condannato con forza il “deplorevole attacco” della Russia sulla città ucraina di Poltava. «Condanno questo deplorevole attacco nei termini più forti possibili», ha affermato Biden in una dichiarazione, aggiungendo che Washington continuerà ad aiutare militarmente Kiev: «forniremo ciò di cui hanno bisogno per proteggere il loro paese».
Su un punto concordano gli analisti: i prossimi mesi saranno cruciali per Zelensky, che cercherà di ottenere maggiore sostegno dall’Occidente – gli Stati Uniti sono vicini a un accordo per fornire a Kiev missili a lungo raggio che potrebbero colpire in profondità il territorio russo – e riprendere l’iniziativa nella guerra con la Russia, dopo che la sua avanzata nel Kursk sembra aver rallentato. Nelle prossime settimane il presidente ucraino si recherà a Washington, dove spera di presentare un “piano di vittoria” al presidente americano Joe Biden, un alleato chiave.
Una vittoria che appare ben lontana dal realizzarsi. È il 928° giorno di guerra in Ucraina.

5 Settembre 2024

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