Successore di Sangiuliano
Chi è Alessandro Giuli, il nuovo ministro della Cultura di Meloni: nonni fascisti e partigiani, il Fronte della Gioventù, il giornalismo
Giornalista, Presidente della Fondazione Museo Maxxi di Roma. Diceva che se Meloni "rinuncerà ai voti della destra più estremista potrà durare tantissimo". Giuramento previsto oggi stesso
News - di Redazione Web
Alessandro Giuli giurerà questa sera da nuovo ministro della Cultura del governo Meloni. Il suo nome girava da giorni ed era in pole position per la successione a Gennaro Sangiuliano, travolto dal caso dell’imprenditrice Maria Rosaria Boccia dopo due anni di gaffe sulla poltrona del Collegio Romano. Giornalista, dal dicembre 2022 Presidente della Fondazione Museo Maxxi di Roma. Uno che sceglie “libertà” come la prima parola che definisce la destra.
Classe 1975, anche scrittore e conduttore televisivo, studi in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma senza mai arrivare alla laurea. Ha scritto per Il Foglio, dove è stato anche vicedirettore e condirettore. È stato direttore di Tempi, collaboratore de Linkiesta, Il Tempo, Libero, Il Corriere dell’Umbria e Med-Or, fondazione di Leonardo Spa. Ha condotto in televisione con Francesca Fagnani Seconda Linea, su Rai2, chiuso dopo due puntate. È sposato con Valeria Falcioni, giornalista anche lei. La coppia ha avuto due figli nati nel 2016 e nel 2019.
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Chi è Alessandro Giuli
Giuli ha raccontato di essere nipote di un nonno fascista e di un nonno partigiano. Da giovane è stato iscritto al Fronte della Gioventù e ha militato nella destra extraparlamentare. Ha detto che non voterebbe sicuramente per Donald Trump nelle elezioni degli Stati Uniti. Ha detto di sentirsi “nella sinistra della destra” in un’interessante intervista a Il Corriere della Sera.
“Il sovranismo è stato uno shock anafilattico che ha prodotto, nel mondo occidentale, una salutare rottura degli schemi – diceva nella stessa – l’ascesa di una certa destra e la crisi di una certa sinistra. Superato lo shock anafilattico, alcune di queste destre, alla prova del governo, stanno evolvendo in una chiave repubblicana, moderata, lontana dagli estremismi”. E sulla premier diceva: “Se rinuncerà ai voti della destra più estremista per consacrare Fratelli d’Italia come un Partito conservatore di massa, allora potrà durare tantissimo. Se invece sacrificherà quelli al centro, la sua leadership rischierà di logorarsi”.
La nomina di Giuli al ministero della Cultura, successore di Sangiuliano
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo pomeriggio al Quirinale la Presidente del Consiglio dei Ministri Meloni. Il Capo dello Stato ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono state accettate le dimissioni di Sangiuliano dalla carica di Ministro della cultura. Con lo stesso decreto, su proposta del Presidente del Consiglio è stato nominato Alessandro Giuli.