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Alice fa 70 anni: “Battiato era un vulcano di energie, chi mi piace dei cantanti di oggi? Non so rispondere”

© Livio Valerio / Lapresse 18-11-2004 Milano, Italia Spettacolo Prima del Film Notte Senza Fine di Elisabetta Sgarbi al cinema Excelsior di Milano Nella foto: il cantautore FRANCO BATTIATO con la cantante ALICE

© Livio Valerio / Lapresse 18-11-2004 Milano, Italia Spettacolo Prima del Film Notte Senza Fine di Elisabetta Sgarbi al cinema Excelsior di Milano Nella foto: il cantautore FRANCO BATTIATO con la cantante ALICE

A presentare ad Alice Franco Battiato fu il produttore Angelo Carrara, era il 1979. “Era seduto su un divano con il cappotto nero e un colbacco di astrakan, portava gli occhiali scuri. Gli dissi il necessario: desideravo un suo giudizio, se aveva senso che continuassi o no. Gli lasciai una cassettina che avevo registrato, disse che ci saremmo visti dopo una settimana. Quel giorno mi comunicò: ‘Tra un anno faremo un disco insieme’. Così fu”.

All’anagrafe Carla Bissi, Alice il prossimo 26 settembre compirà 70, una vita e una carriera raccolte in un’autobiografia, L’unica via d’uscita è dentro, Rizzoli Lizard, scritta con Francesco Messina, da 40 anni suo compagno di vita e di arte. Anche Messina le fu presentato dal produttore Carrara. Alice ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera, non vive sotto i riflettori. Ha vinto Sanremo nel 1981 con Per Elisa, ha aperto una sua etichetta musicale, Arecibo. La canzone cui è più affezionata: Dammi la mano amore, scritta dopo un viaggio per portare degli aiuti nei Balcani con l’associazione Ministerium Salutis.

Di Battiato: era “un vulcano di energie, un magnete straordinario, aveva senso dell’umorismo e profondità, intelligenza, gioia di vivere, ma anche questo senso di fanciullezza. Era molto serio, ma non serioso. E amava i dolci: prendeva lo zucchero con il caffè, non il contrario; poi passò al tè, stessa cosa”. L’ultima volta che l’ha incontrato era nel 2020. “Era già molto in difficoltà, parlava poco. Però esprimeva la sua pienezza in un modo straordinario”.

I concerti degli ultimi quattro li ha dedicati a Battiato. Dopo aver letto il libro Incontri con uomini straordinari, di Gurdjieff, ha intrapreso una lunga ricerca spirituale. Ha conosciuto Henri Thomasson, seguito anche da Battiato e Messina. Ha raccontato di aver assistito a un’apparizione a Medjugorje: “Posso dire che nonostante si sentissero le cannonate e ci fosse il coprifuoco, si respirava una pace di un’altra dimensione”.

Un’ultima risposta glaciale sui cantanti di oggi che le piacciono: “Non saprei proprio rispondere”.