Aveva 83 anni

È morto Sergio Mendes: leggenda della musica brasiliana, addio all’autore di “Mas que nada”

Il musicista e compositore tra le icone della bossa nova brasiliana in tutto il mondo. È morto a causa delle conseguenze del contagio da covid-19

News - di Redazione Web

7 Settembre 2024 alle 11:09

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Brazilian musician Sergio Mendes poses for a portrait at home, Tuesday, May 18, 2021, in Los Angeles. The documentary “Sergio Mendes & Friends: A Celebration” will be airing on PBS in June. (AP Photo/Chris Pizzello)
Brazilian musician Sergio Mendes poses for a portrait at home, Tuesday, May 18, 2021, in Los Angeles. The documentary “Sergio Mendes & Friends: A Celebration” will be airing on PBS in June. (AP Photo/Chris Pizzello)

A quell’onda che aveva portato la bossa nova brasiliana alla ribalta, al successo, alla notorietà globale, Sérgio Mendes aveva contribuito con un approccio sempre ispirato e con una delle canzoni più iconiche, conosciute in tutto il mondo. Mas que nada. Suonata, coverizzata, adattata, fatta e rifatta più volte anche da lui stesso. Un classico. Mendes è morto giovedì a Los Angeles, aveva 83 anni e secondo quanto riportato dalla famiglia, gli sarebbero state fatali le conseguenze del contagio da covid-19.

Si era diplomato in pianoforte al conservatorio della sua città. Aveva cominciato a suonare nei locali di Rio de Janeiro negli anni Cinquanta. E cominciò così a creare il suo personalissimo stile “melange” tra samba e jazz e aveva appreso e succhiato dagli artisti statunitensi in tour. Il suo primo gruppo, Sexteto Bossa Rio, lo fondò nel 1961, e incise Dance Moderno cominciando a girare in tour in Europa e Stati Uniti. Nel 1963 si trasferì definitivamente a Los Angeles con il suo nuovo gruppo, i Brazil ’66, firmando un contratto con la Capitol Records e con la Capital Records.

Il successo con Mas que nada e Brazil ’66

A portarlo al successo Mas que nada, incluso nel disco Sergio Mendes e Brasil ’66. Mas que nada era stata cantata inizialmente, nel 1963, da Jorge Ben Jor. Era arrivata anche alle generazioni più giovani, come classico intramontabile, certo, ma anche perché Mendes nel 2006 ne aveva inciso una versione moderna con i Black Eyed Peas. Il brano era stato incluso nell’album Timeless e aveva scalato le classifiche statunitensi. Era stato prodotto da will.i.am con la partecipazione di Stevie Wonder, Justin Timberlake e Black Eyed Peas.

Il successo mondiale fu bissato anni dopo, nel 1983, con Never Gonna Let You Go. Proprio nel 2006, l’album Timeless con collaborazioni con artisti come Erykah Badu, Black Thought, Chali 2na, India.Arie, John Legend, Justin Timberlake, Q-Tip, Stevie Wonder e Pharoahe Monch lo aveva riportato al successo internazionale. Aveva suonato in tutto il mondo, anche alla Casa Bianca. Gli ultimi concerti nel novembre del 2023 a Parigi, Londra e Barcellona. “Sergio Mendes era il mio fratello di un altro Paese”, ha scritto su Facebook in un post il trombettista Herb Alpert. “Era un vero amico e un musicista estremamente dotato che ha portato la musica brasiliana in tutte le sue iterazioni in tutto il mondo con eleganza”.

Gli ultimi anni e la morte

Mendes, tra le altre cose, aveva composto anche la colonna sonora del film Pelé, ispirato alla carriera e alla vita del calciatore brasiliano, e con lo stesso aveva prodotto un album registrato dallo stesso O Rey. Sérgio Mendes ha vinto tre Grammy Award nella sua carriera, nel 1992 per il miglior album di musica mondiale, Brasileiro, e due Latin Grammy Awards. È stato nominato all’Oscar nel 2012 per la miglior canzone originale per Real in Rio, tratta dal film di animazione Rio. Nel 2009 aveva collaborato con Jovanotti all’album Safari, da arrangiatore e pianista del brano Punto, sesto singolo estratto dal disco.

“Sua moglie e partner musicale da 54 anni, Gracinha Leporace Mendes, era al suo fianco, così come i suoi amorevoli figli”, si legge ancora nel comunicato dei familiari. La famiglia ha fatto sapere che renderà noti i dettagli sui funerali successivamente.

7 Settembre 2024

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