Elon Musk annuncia: tra due anni primi voli per Marte, tra quattro primi voli con equipaggio, tra venti sul Pianeta Rosso ci si potrà in pratica vivere. L’imprenditore sudafricano visionario e icona della destra mondiale ha fatto i suoi annunci su X, il social network ex Twitter che ha comprato. “Le prime astronavi destinate a Marte saranno lanciate tra 2 anni, quando si aprirà la prossima finestra di trasferimento Terra-Marte. Saranno senza equipaggio, per testare l’affidabilità dell’atterraggio intatto su Marte. Se quegli atterraggi andranno bene, i primi voli con equipaggio su Marte avverranno tra quattro anni”.
Non è la prima volta che Musk lancia questo genere di proclami, poi spesso disattesi. La sua azienda aerospaziale, SpaceX, fondata nel 2022, è tuttavia l’unica compagnia ad aver sviluppato la tecnologia necessaria per poter ambire a un progetto simile. Collabora con la NASA. I suoi razzi Falcon 9 hanno trasportato astronauti nello spazio, in particolare sulla Stazione Spaziale Internazionale. E i satelliti Starlink costituiscono il principale provider di connessione a banda larga satellitare del mondo.
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L’annuncio di oggi però si contraddistingue per la tempistica: nel 2026, da un punto di vista orbitale, Marte e la Terra si troveranno in una posizione relativamente vicina. Aspetto che permetterebbe a una navicella di impiegare il minor tempo possibile per raggiungere Marte dalla Terra. Per il suo progetto, il prossimo step saranno i test dei Super Heavy, i razzi più grandi mai costruiti da SpaceX in assoluto. Recentemente il prototipo ha completato una missione di prova senza distruggersi.
Musk, tra gli uomini più ricchi del mondo, ha aggiunto che tra vent’anni sarà possibile perfino costruire una città su Marte. “Il tasso di volo crescerà esponenzialmente, con l’obiettivo di costruire una città autosufficiente in circa 20 anni”. Ha parlato della necessità di essere multi-planetari “poiché non avremo più tutte le nostre uova, letteralmente e metabolicamente, su un pianeta”. Lo scorso giugno un razzo Starship ha concluso con successo, al quarto tentativo, un viaggio verso l’orbita per poi ammarare nel golfo del Messico.
A luglio il New York Times era entrato in possesso documenti, mail e progetti interni che mostravano il progetto della prima città fondata sul pianeta Rosso. Secondo lo scoop si guideranno delle Tesla, le auto elettriche di una delle società di Musk, e ci si sposterà attraverso dei tunnel costruiti da Boring Company, altra compagnia del portafoglio del miliardario. Donald Trump, ex Presidente degli USA e candidato alle elezioni del prossimo novembre, ha annunciato che in caso di vittoria affiderà a Musk una commissione governativa per “l’efficienza del governo”.