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Raffaella Docimo: l’odontoiatra che prenderà il posto di Giuli, presidente del Maxxi dopo il caso Sangiuliano

FOTO DA IMAGO – CARLO LANNUTTI – LUICI CHIARELLO CARDIOCHIRURGO CON LA MOGLIE RAFFAELLA DOCIMO

FOTO DA IMAGO - CARLO LANNUTTI - LUICI CHIARELLO CARDIOCHIRURGO CON LA MOGLIE RAFFAELLA DOCIMO

Salvo imprevisti sarà la docente universitaria di odontoiatria pediatrica Raffaella Docimo prescelta alla successione di Alessandro Giuli alla Fondazione Maxxi di Roma. Il giornalista professionista ha preso il posto di Gennaro Sangiuliano al ministero della Cultura dopo le dimissioni irrevocabili scatenate dal caso dell’estate, quello di Maria Rosaria Boccia. La nomina è data per fatta da diverse fonti.

“Sono medico e docente universitario – si presentava così in un video nella campagna elettorale per le Europee dello scorso giugno – Porterò avanti i valori insegnatimi da mio padre per il rispetto dei diritti e i doveri”. È risultata come la prima dei non eletti nella listadi Fratelli d’Italia con 34mila preferenze.

Docimo è docente all’Università Tor Vergata di Roma, è la consigliera più longeva della Fondazione Maxxi. È membro dal 2016. Anche lei giornalista, pubblicista. Secondo quanto riporta AdnKronos, Docimo gestirà il Maxxi fino alla nomina del nuovo presidente e forse sarà una parentesi breve.

“Lo scenario che si prospetta può avere due direzioni. Una – continua l’agenzia di stampa – è quella di proseguire sulla linea di una figura di intellettuale, come quella di Giuli. Ma c’è anche la possibilità che il ministero si orienti ora su una figura più ‘manageriale‘, che lasci dunque la parte culturale al direttore artistico e punti maggiormente sull’aspetto di sviluppo economico dell’istituzione museale”.

AdnKronos fa alcuni nomi come quello di Umberto Croppi, Ex assessore capitolino alla Cultura della Giunta Alemanno ed ex presidente della Quadriennale di Roma fino al 2023, o quello di Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera, docente e manager culturale di lungo corso. Non sono esclusi Vittorio Sgarbi e Giampaolo Rossi.