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Benno Neumair condannato all’ergastolo in Cassazione: sentenza definitiva per il 33enne che strangolò i genitori

Foto Lorenzo Zambello/LaPresse 05 Aprile 2022 Bolzano Italia Cronaca. Tribunale Bolzano, nuova udienza processo a Benno Neumair accusato di duplice omicidio dei genitori Petre Neumair e Laura Perselli: la deposizione della sorella. Nella foto: un momento dell’udienza. Benno Neumair Photo Lorenzo Zambello/LaPresse april 05, 2022 Bolzano, Italy News Court hearing for Benno Neumair, a 30-year-old man who killed his parents and dumped their bodies in a river in northern Italy last January. The deposition of his sister. In the pic: a moment of the hearing. Benno Neumair

Foto Lorenzo Zambello/LaPresse 05 Aprile 2022 Bolzano Italia Cronaca. Tribunale Bolzano, nuova udienza processo a Benno Neumair accusato di duplice omicidio dei genitori Petre Neumair e Laura Perselli: la deposizione della sorella. Nella foto: un momento dell'udienza. Benno Neumair Photo Lorenzo Zambello/LaPresse april 05, 2022 Bolzano, Italy News Court hearing for Benno Neumair, a 30-year-old man who killed his parents and dumped their bodies in a river in northern Italy last January. The deposition of his sister. In the pic: a moment of the hearing. Benno Neumair

Condanna definitiva per Benno Neumair: ergastolo confermato anche in Cassazione per il 33enne accusato del duplice omicidio e dell’occultamento dei cadaveri dei genitori, Peter Neumair e Laura Perselli. Un caso esploso a Bolzano nei primi giorni dell’anno 2021. Secondo gli inquirenti, oltre a negare ogni responsabilità in un primo momento, provò in diverse maniere a depistare le indagini.

Il 33enne è detenuto nel carcere di Montorio, a Verona, lo stesso di Filippo Turetta, accusato e reo confesso della morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Era stato condannato in primo grado nel novembre 2022 e in appello nell’ottobre del 2023. In tutte e tre le sentenze lo stesso verdetto: ergastolo.

Neumair ha confessato il delitto a febbraio 2021, dopo il ritrovamento del corpo della madre nelle acque del fiume Adige, a sud di Bolzano. Il corpo del padre fu ripescato soltanto a fine aprile, a 60 chilometri più a valle, all’altezza di Ravina. Confessò di averli strangolati con una corda. È stato condannato a risarcire anche le spese legali, quantificate in cinquemila euro.

La Corte d’Assise aveva evidenziato nella sentenza di primo grado la piena capacità di intendere e di volere di Benno Neumair. Era stata riconosciuta anche l’aggravante della premeditazione mentre non erano state riscontrati elementi per la sussistenza di attenuanti generiche. I legali difensori in secondo grado avevano provato a chiedere la non imputabilità per “gravi disturbi di personalità”. L’udienza in Cassazione è durata tre ore, la sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri.