L’onda lunga del fallimentare dibattito televisivo con Kamala Harris fa sentire le sue conseguenze. Donald Trump ha infatti dichiarato che non è disposto a tenere un secondo confronto con la vicepresidente e candidata Democratica alla Casa Bianca.
D’altra parte lo stesso tycoon e candidato Repubblicano, assieme al suo staff, subito dopo il dibattito andato in onda sulla Abc nella notte italiana tra martedì e mercoledì 11 settembre ha sostenuto di aver vinto il confronto: tesi ardita, dato che anche commentatori conservatori hanno dovuto ammettere che Trump sia andato male.
Le motivazioni del suo “no” Trump le ha affidate a Truth, il social che lanciò dopo l’esclusione dalle principali piattaforme come Facebook e Twitter: “Quando un pugile perde il match – ha spiegato – le prime parole che escono dalla sua bocca sono ‘voglio la rivincita’. I sondaggi mostrano chiaramente che, martedì sera, ho vinto il dibattito contro la compagna Kamala Harris, la candidata della sinistra radicale dei Democratici, e lei ha chiesto subito un secondo dibattito”.
Eppure i sondaggi evidenziano una realtà ben diversa. La sensazione che Harris fosse andata meglio di Trump era stata confermata dal sondaggio realizzato dalla Cnn subito dopo la fine del dibattito: per il 63% degli intervistati era stata la vicepresidente a prevalere, contro il 37% che ha assegnato la vittoria a Trump.
Nuovi sondaggi hanno cristallizzato quel dato: secondo l’analisi di Reuters-Ipsos, la vicepresidente ha il 47% delle preferenze contro il 42% di Trump, un vantaggio aumentato di un punto rispetto alla precedente rilevazioni del 21-28 agosto. Quanto al dibattito, per il 53% degli intervistati da Reuters-Ipsos Harris ha vinto il “duello”, contro il 24 per cento che lo assegna a Trump.
L’effetto del dibattito si è visto anche dal punto di vista economico: Harris e il suo comitato in sole 24 ore hanno raccolto altri 47 milioni di dollari per la campagna elettorale.
Tornando alle parole di Trump contro Harris, su Truth il candidato Repubblicano ancora una volta ha utilizzato toni forti contro la rivale, accusata assieme a Joe Biden di aver “distrutto il nostro Paese”. “Tutti lo sanno – ha aggiunto – Tutti gli altri problemi provocati da Kamala e Joe sono stati discussi nel primo dibattito con Joe e nel secondo dibattito con la compagna Kamala. Lei non ha voluto presentarsi al dibattito sulla Fox, e ha rifiutato di farlo con Nbc e Cbs. Kamala dovrebbe pensare a cosa ha fatto durante questi quattro anni. Non ci sarà nessun terzo dibattito”, ha concluso Trump.
Al momento dunque, salvo ripensamenti, l’unico dibattito che si terrà prima del voto di novembre sarà quello già fissato per il prossimo primo ottobre tra il senatore JD Vance, candidato vicepresidente dei Repubblicani, e il governatore del Minnesota Tim Walz, suo sfidante per i Democratici.