A West Palm Beach, in Florida, un uomo è stato arrestato per aver puntato un fucile sul campo da golf del club di Donald Trump. L’ex Presidente e candidato Repubblicano alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti che si terranno il prossimo novembre stava giocando a golf. L’FBI parla di un secondo tentativo di attentato ai danni dell’ex Presidente repubblicano dopo quello dello scorso luglio a Butler, cittadina a nord di Pittsburgh in Pennsylvania, dove un uomo era riuscito a salire su un tetto, sparare e ferire lievemente a un orecchio Trump mentre stava tenendo il suo comizio. Si chiamava Thomas Matthew Crooks ed era stato subito ucciso dagli agenti del Secret Service.
L’uomo arrestato in Florida si chiama invece Ryan Wesley Routh, 58 anni originario del North Carolina. È stato arrestato sull’Interstatale 95, non era armato e non avrebbe chiesto spiegazioni alle forze dell’ordine. Era calmo. A notare la canna di un fucile che spuntava da una recinzione alberata era stato un agente dei servizi segreti, che anticipava di qualche buca l’ex presidente per ispezionare l’area. Erano circa le 13:30 di domenica. Lo sceriffo di Palm Beach Ric Bradshaw ha riportato che l’agente avrebbe cominciato a sparare. La scorta ha messo Trump in sicurezza mentre Routh è fuggito.
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Chi è l’uomo arrestato per un tentativo di attentato a Trump
Un testimone ha raccontato che l’uomo avrebbe lasciato il fucile semiautomatico, di un modello simile a un AK-47, due borse e una telecamera Go Pro montata sulla recinzione presumibilmente piazzata per riprendere l’azione. Si sarebbe piazzato a una distanza tra i 350 e i 500, sul fucile era piazzato un cannocchiale di puntamento. È stato rintracciato grazie a un testimone che aveva fotografato la targa dell’auto. A questo punto sono già scattati gli interrogativi a proposito delle misure di sicurezza che interessano Trump, soprattutto alla luce dell’attentato dello scorso luglio.
Secondo alcune ricostruzioni Routh avrebbe vissuto alle Hawaii recentemente e avrebbe provato ad arruolarsi in Ucraina come mercenario per combattere contro l’esercito russo, una posizione che sosteneva apertamente anche sui suoi canali social. Secondo il New York Times avrebbe trascorso alcuni mesi in Ucraina nel 2022. Sarebbe anche un sostenitore di Taiwan. Avrebbe precedenti penali, otto arresti per reati minori. Non è chiaro se sia riuscito a sparare.
Trump: “Non mi fermerò mai”
Donald Trump è rimasto in sicurezza per un paio d’ore prima di essere trasferito nella sua residenza di Mar-a-Lago. “Prima che le voci si diffondano fuori controllo, voglio che sentiate questo: Sono al sicuro e sto bene! Nulla mi rallenterà. Non mi FERMERO’ MAI”, ha scritto in una mail inviata ai suoi sostenitori e finanziatori. Già nel dibattito in tv contro Kamala Harris, candidata alla Presidenza del Partito Democratico, aveva congetturato: “Probabilmente mi sono beccato un proiettile per via delle cose che dicono di me. Dicono che io sono una minaccia alla democrazia. Sono loro la minaccia”. Sui social Harris ha scritto: “La violenza non ha alcun posto on America”.