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Quando Toninelli era ‘socio’ di Salvini, anche il M5S responsabile per il caso Open Arms: “Senza di me la Lega non avrebbe fatto nulla”

Due i post pubblicati sui social, in uno (di oggi) l'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si è smarcato dal leader del Carroccio. Ma in un altro filmato, datato 2019, aveva affermato l'esatto contrario elogiando il lavoro del 'compare' di governo guidato da Giuseppe Conte. La coerenza di essersi smentiti da soli

Politica - di Redazione Web

16 Settembre 2024 alle 20:12

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Quando Toninelli era ‘socio’ di Salvini, anche il M5S responsabile della strage dei migranti: il video sui social

Voglio dare la mia opinione, in modo obiettivo, così come mi compete – ha esordito così l’ex ministro grillino Danilo Toninelli in occasione di un video pubblicato su TikTok in merito al caso Open Arms, nel quale la Procura di Palermo ha chiesto una condanna di sei anni di reclusione per l’attuale vice premier Matteo Salvini – Era l’agosto del 2019, io ero ministro dei trasporti, Salvini degli Interni. Lui aveva già deciso di far cadere il governo Conte, perché voleva andare al voto e come da lui stesso spiegato, ‘avere pieni poteri’. Capitò a fagiolo il caso Open Arms, ovvero l’imbarcazione della Ong che prelevava i migranti a largo della Libia per portarli sempre in Italia. Noi – ha continuato Toninellicondividevamo il fatto che l’Italia da sola non poteva essere il porto d’Europa per gli sbarchi e Salvini cavalcò il tema immigrazione. Ma noi non eravamo d’accordo con l’atteggiamento politico da bullo di Salvini. Ricordo che firmai con lui e l’allora ministro della Difesa Trenta un decreto che impediva lo sbarco, provvedimento che fu bocciato dal Tar.

Caso Open Arms, Toninelli attacca Salvini: il video

A quel punto Salvini mi ripresentò lo stesso decreto che io decisi di non firmare, perché non sono nè scemo, nè bullo, anche perché le condizioni a bordo della nave erano peggiorate. Lui andò avanti da solo ed è qui che può correre il rischio, anche se non gli auguro di essere condannato, perché inventò la narrazione dell”io contro tutti’ e non firmò il provvedimento amministrativo, anzi lo impose ai prefetti, quello di sbarco, identificazione dei migranti, di arresto degli scafisti. Poi sappiamo come è andata a finire la storia – ha concluso Toninelli – Salvini non ha avuto i pieni poteri e oggi è al 5% dei consensi e si trova di fronte a un magistrato che lo sta accusando. Gli auguro di non essere condannato ma speri maturi un pò perché fare il bullo non gli è convenuto“.

Caso Open Arms, il video del 2019: Toninelli rivendica il lavoro fatto con Salvini

Peccato che proprio nel 2019, qualche mese prima a gennaio, lo stesso Toninelli aveva rivendicato con forza il lavoro svolto insieme a Salvini. Queste le sue parole dette nella trasmissione Agorà in onda su Rai3: “Ci rendiamo conto che dal 2018, in soli 7 mesi di vita del governo del cambiamento, c’è stato ben il 90% in meno degli sbarchi. E se non c’era il sottoscritto la Lega non avrebbe fatto nulla. Io e Salvini abbiamo lavorato in perfetta sincronia. Io sono il responsabile della sicurezza della navigazione fino all’attracco al porto. Salvini è il responsabile di tutte le operazioni successive, dello sbarco e dell’ordine pubblico. Se queste due cose non funzionano insieme, se non ci fosse stata integrazione da parte nostra, oggi non avremmo questi numeri. Quindi iniziamo a dire che c’è stato un ottimo lavoro da parte di due forze politiche, chiare e coerenti che insieme hanno fatto in modo che si portasse a casa il risultato”.

Conte e il M5S corresponsabili del sequestro dei migranti: il video del Direttore Piero Sansonetti

16 Settembre 2024

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