X

Chi è Ivan Juric, il nuovo allenatore della Roma dopo l’esonero di De Rossi: la Croazia, Gasperini, il death metal

Torino’s Ivan Juric during the Serie A soccer match between Atalanta and Torino at the Gewiss Stadium , north Italy – Sunday 26 May , 2024. Sport – Soccer . (Photo by Spada/LaPresse)

Torino's Ivan Juric during the Serie A soccer match between Atalanta and Torino at the Gewiss Stadium , north Italy - Sunday 26 May , 2024. Sport - Soccer . (Photo by Spada/LaPresse)

A quanto pare è fatta: sarà Ivan Juric il nuovo allenatore della Roma dopo l’esonero di Daniele De Rossi. A riferirlo ormai senza alcun dubbio sono esperti di calciomercato e media. La notizia dell’esonero è arrivata un po’ a sorpresa, nonostante un inizio di stagione molto deludente dei giallorossi. De Rossi aveva sostituito a gennaio José Mourinho e firmato un triennale. Juric è arrivato a Trigoria, il centro sportivo del club, nel primo pomeriggio per la firma e il primo allenamento alle 17:00. I tifosi lo hanno atteso chiedendo di far lavorare duro la squadra. Con lui il vice Paro e il preparatore dei portieri Cataldi.

Al momento Juric era svincolato, dopo l’ultima stagione al Torino finita al nono posto con 53 punti. È nato a Spalato, in Croazia, nell’agosto del 1975. Prima di quella in panchina, una carriera da calciatore cominciata all’inizio degli anni ’90 all’Hajduk Spalato. Interno di centrocampo che metteva insieme grande aggressività a una buona visione di gioco. Ha vestito le maglie di Siviglia e Albacete in Spagna prima di arrivare in Italia al Crotone e al Genoa. In Italia ha messo insieme in tutto 259 presenze tra serie A, serie B e serie C. Juric ha sempre giocato a tutti i livelli delle rappresentative nazionali ma ha esordito in nazionale maggiore soltanto a 33 anni in un’amichevole prima di collezionare una serie di presenze nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2010 in Sudafrica.

La carriera da allenatore di Juric

Dal campo alla panca, è entrato nel 2007 nei quadri tecnici della Primavera del Genoa, l’anno dopo ha conseguito l’esame del Centro Tecnico Federale Luigi Ridolfi e nel 2012 ha cominciato a frequentare a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatore professionisti Prima Categoria-UEFA PRO. Suo primo incarico da allenatore in prima nella primavera del Genoa, nel 2014 al Mantova, nel 2015 al Crotone fino alla prima storica promozione in Serie A. A giugno è tornato a Genoa come allenatore della prima squadra.

Esonerato nel febbraio 2017 è tornato sulla panchina dei Grifoni ad aprile riuscendo centrare la salvezza. Esonerato a novembre 2017, ancora è tornato al Genoa a ottobre 2018. Dopo un altro esonero nel dicembre 2018, è tornato ad allenare nel giugno 2019 a Verona con l’Hellas, appena promosso in Serie A. Una grande stagione chiusa al nono posto, seguita da un’altra al decimo. Si è svincolato nel 2021 per divergenze con il progetto della dirigenza.

L’ultima esperienza al Torino

L’ultima sua esperienza a Torino, col quale aveva firmato un triennale nel maggio 2021. Prima e seconda stagione chiuse al decimo posto con rispettivamente 50 e 53 punti in totale. L’anno scorso, dopo una terza stagione chiusa al nono posto e con 53 punti, ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto a giugno 2024. “Se mi guardo indietro non posso che essere sereno per tutto ciò che abbiamo fatto o costruito. Nessun senso di incompiutezza. So che qualcuno può pensarlo, ma non è così. Ho lasciato la cultura del lavoro: quando siamo arrivati c’era un mondo, dopo un altro. Me ne sono andato senza rimpianti”, aveva detto in un’intervista al quotidiano La Stampa sull’esperienza in Granata.

Da vice di Gasperini a Trigoria

Di solito, in panchina, adotta uno schema con tre difensori. Le caratteristiche delle sue squadre sono pressing alto, grande aggressività in ogni fase di gioco e spazio di campo, marcatura a uomo. A influenzarlo, sotto questi aspetti, la guida di Gian Piero Gasperini, suo allenatore quando giocava al Genoa, del quale è stato anche vice in panchina al Genoa, all’Inter e al Palermo. È appassionato di musica death metal. Per lui a Roma sarebbe pronto un contratto fino a giugno 2025 con un’opzione per estenderlo fino al 2006 qualora i giallorossi dovessero qualificarsi in Champions League, considerato l’obiettivo stagionale. Per Juric l’occasione di una vita, per i tifosi giallorossi una scelta che ha poco di esaltante nonostante alcuni evidenti meriti sul campo del tecnico croato.