Arrestata l’unica indagata per il caso dei resti dei neonati seppelliti in giardino nella villa di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. Le accuse sono di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Ha 22 anni, è stata posta agli arresti domiciliari. Al momento si troverebbe in una struttura protetta con psicologi e personale specializzato a seguirla. La Procura di Parma terrà una conferenza stampa alle 11:00 per i dettagli sulla vicenda.
Il primo ritrovamento ai primi di agosto, il secondo una decina di giorni fa. La nuova richiesta di misura cautelare era stata inviata dalla Procura guidata da Alfonso D’Avino al giudice per le indagini preliminari. Un prima richiesta di custodia cautelare era stata respinta in quanto non sussisteva né il pericolo di fuga, né quello di inquinamento delle prove né quello di reiterazione del reato. La situazione sarebbe cambiata dopo il ritrovamento dei resti del secondo neonato.
Le ossa del neonato morto un anno fa sono state affidate al Ris di Parma, mentre le analisi medico legali sono affidate al laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università degli studi di Milano (Labanof). Per il corpo dell’altro bambino erano stati nominati un medico legale, Valentina Bugelli, e un fetologo. Restano ancora tanti i punti oscuri da chiarire nella vicenda.
Gli inquirenti si chiedono se davvero nessuno, a parte una cerchia ristretta di persone sapesse della gravidanza. E se qualcuno abbia aiutato la ragazza. Fonti di stampa riportano che anche i resti del secondo neonato, che sarebbe nato però precedentemente a quello ritrovato per primo, sarebbero di un figlio della ragazza. Lo avrebbe provato l’esame del dna ma per una conferma ufficiale si aspettano le comunicazioni della Procura.
“Finalmente, è l’unica cosa che posso dire”, il commento della madre del fidanzato della ragazza, che sarebbe il padre di almeno uno dei due bambini. Comunità sconvolta dal caso. “Non siamo una comunità omertosa. L’appello che faccio è che chi sa qualcosa parli. Se qualcuno fino ad ora non lo ha fatto per paura, è tempo di rivolgersi agli inquirenti. qualsiasi dettaglio o confidenza passata può essere utile a fare chiarezza”, ha detto tramite i media il sindaco Simone Dall’Orto.