Il voto in Germania
Elezioni nel Brandeburgo, i Socialdemocratici fermano l’onda nera neonazista dell’AfD: Scholz per ora resiste
Esteri - di Redazione
Nel Brandeburgo, lo stato federale orientale della Germania che comprende anche la città di Berlino, si ferma l’onda nera neonazista di Alternative für Deutschland. La regione, che domenica ha votato per rinnovare i seggi del parlamento ed eleggere il suo governatore, ha visto infatti prevalere per poco meno di due punti la Spd, il partito socialdemocratico del cancelliere Olaf Scholz e del governatore uscente Dietmar Woidke.
A urne chiuse, con una affluenza record schizzata al 72,9 % (alle scorse elezioni era stata del 61 per cento) la Spd ha ottenuto il 30,9 per cento dei voti, mentre l’AfD si è fermata al 29,2 per cento: si tratta comunque di un risultato importante per l’ultradestra, reduce da numeri clamorosi nelle recenti elezioni locali in Turingia e Sassonia, altri due stati della Germania nord-orientale. In particolare in Turingia l’AfD aveva vinto il voto statale, prima volta dopo la seconda guerra mondiale, e in Sassonia era arrivata seconda di un soffio.
Al terzo posto è arrivato il partito populista di sinistra di Sahra Wagenknecht (BSW), col 13,5 per cento dei voti, seguito dall’Unione Cristiano-Democratica (CDU), di centrodestra, che ha ottenuto il 12,1 per cento.
Das vorläufige amtliche Endergebnis zur Landtagswahl in Brandenburg. pic.twitter.com/faBlk7U4ps
— ZDFheute (@ZDFheute) September 22, 2024
Il voto del Brandeburgo “salva” in qualche modo la poltrona del cancelliere Olaf Scholz: lo stato federale è governato dalla Spd sin dalla riunificazione del paese, nel 1990, e una eventuale sconfitta per mano dell’estrema destra neo-post-nazista sarebbe stato forse il colpo fatale per Scholz, che deve fare i conti con una popolarità in picchiata, un governo in difficoltà.
Non a caso Dietmar Woidke, il governatore uscente socialdemocratico, ancora molto popolare tra gli elettori, aveva chiarito prima del voto che si sarebbe dimesso dalle sue cariche all’interno del partito in caso di sconfitta.
D’altra parte la vittoria nel Brandeburgo non cancella le difficoltà di Scholz, alle prese anche con alleati di governo, Verdi e Liberali, che nelle più recenti elezioni locali sono praticamente scomparsi. Proprio tra i Liberali si è aperta dopo il voto il dibattito interno sull’opportunità di continuare a sostenere il governo Scholz, con le nuove elezioni che, salvo crisi di governo, sono previste a settembre 2025. Il vicesegretario Wolfgang Kubicki, che già più volte chiesto al partito di uscire dal governo, ha rimarcato dopo i deludenti risultati del Brandeburgo: “Non penso che con questi risultati la coalizione possa arrivare a Natale”.
Nella stessa Spd è in corso una discussione interna sulla scelta di riconfermare Olaf Scholz come candidato cancelliere, dato il calo evidente della sua popolarità, anche se per il momento nessuno ha ufficialmente “sfiduciato” il leader socialdemocratico.