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Israele sotto attacco, dall’Iran 200 missili intercettati dall’Iron Dome: a Jaffa attentato con 7 morti

Israele sotto attacco, dall’Iran 200 missili intercettati dall’Iron Dome: a Jaffa attentato con 7 morti

L’attesa risposta iraniana è arrivata. Come preannunciato nel pomeriggio italiano dall’intelligence statunitense, il regime di Teheran ha sferrato un pesante attacco missilistico contro il territorio israeliano.

Dall’Iran sono piovuti verso Israele almeno 200 missili, quasi tutti respinti dal sistema “Iron Dome” e alcuni anche dai sistemi anti-missilistici Usa dislocati nella regione. Nelle principali città del Paese hanno risuonato le sirene d’allarme, con la popolazione invitata a rifugiarsi nei bunker.

Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari ha spiegato che alcuni missili lanciati contro Israele sono caduti nel centro e nel sud del Paese: “Ci sono stati alcuni impatti nel centro e altri nel sud. In questa fase stiamo valutando la situazione. Non siamo a conoscenza di feriti”.

Un attacco, quello iraniano, scattato “in risposta al martirio del martire Ismail Haniyeh, di Sayyed Hasan Nasrallah e del martire Nilforooshan”, hanno fatto sapere i Pasdaran.

L’attacco iraniano contro Israele

Il riferimento è dunque all’ex leader di Hamas, assassinato a Teheran a luglio, e di Hezbollah e al generale iraniano Abbas Nilforooshan, comandante in Libano della Forza Quds, unità d’élite dei Pasdaran, ucciso a Beirut venerdì scorso come Nasrallah.

Nel loro comunicato poi le le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno messo in guardia da “attacchi demolitori” se Israele dovesse rispondere.

L’agenzia iraniana ShafaqNA ha scritto che, durante l’attacco missilistico sono stati colpiti più di 20 aerei F-35 dell’aeronautica israeliana, ma i Pasdaran hanno rivendicato anche l’attacco contro tre basi militari israeliane vicino a Tel Aviv: si tratta però di rivendicazioni che al momento non hanno conferme.

Una situazione che ora sembra prossima ad esplodere in un conflitto nell’intera regione, con l’Iran che d’altra parte è il principale alleato sia di Hamas che di Hezbollah. Non a caso da Teheran il ministero dell’Intelligence iraniano ha annunciato che il Paese “è ora in stato di guerra” e che affronterà i Paesi che dovessero sostenere Israele.

Non si è fatta attendere neanche la reazione americana. Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha detto al suo omologo israeliano Yoav Gallant che Washington ha “aumentato la prontezza delle forze” nella regione in previsione dell’attacco iraniano, una telefonata avvenuta prima che l’Iran lanciasse centinaia di missili verso Israele. “Il segretario e il ministro Gallant hanno discusso delle gravi conseguenze per l’Iran nel caso in cui decidesse di lanciare un attacco militare diretto contro Israele”, si legge nella dichiarazione del Pentagono.

L’attentato a Jaffa

Ma praticamente in contemporanea con l’attacco missilistico iraniano un attentato terroristico ha avuto luogo nella cittadina israeliana di Jaffa, a sud di Tel Aviv. Qui almeno sette persone sono morte e una decina sono rimaste ferite, ma il bilancio è al momento provvisorio: un commando formato da due uomini armati ha colpito i passanti a una fermata della metropolitana leggera.

I due terroristi, che sono stati visti uscire dal treno ed entrare in azione nelle immediate vicinanze della stazione,  sono stati poi uccisi a colpi di arma da fuoco. 

Da alcune riprese di telecamere di sorveglianza presenti alla fermata, si vede un uomo armato con un fucile automatico scendere da un tram insieme a un compagno e poi si sarebbe messo a sparare contro i passanti: secondo alcune ricostruzioni uno dei due uomini avrebbe anche aggredito i passanti con un coltello.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, a neutralizzarli sarebbero stati una guardia giurata presente sul posto e un passante, ma altri media attribuiscono la loro uccisione alle forze armate intervenute dopo gli spari.