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Roma Termini e Tiburtina KO, treni cancellati e in ritardo per una guasto alla linea: e Salvini pensa ai nonni…

Roma Termini e Tiburtina KO, treni cancellati e in ritardo per una guasto alla linea: e Salvini pensa ai nonni…

Capitale nel caos, letteralmente “spenta”. Dalle 6:30 di questa mattina la circolazione ferroviaria è rimasta sospesa nelle due più grandi stazioni di Roma, Termini e Tiburtina, per un guasto alla linea, fino alle 8:45 circa.

La situazione è in graduale ripresa, ma la circolazione ha ovviamente risentito delle problematiche con molti treni cancellati o in grande ritardo.

Roma nel caos, Salvini celebra i nonni

Come fatto sapere da Trenitalia, il motivo della sospensione è stato un guasto alla linea, ma non ha specificato maggiori dettagli. A Roma però, come testimoniano foto e video degli stessi utenti, sembra essere avvenuto un vero e proprio blackout: i cartelloni elettronici delle due stazioni erano fuori uso, mentre gli annunci di ritardi e cancellazioni sono stati dati tramite altoparlanti e messaggi sui telefoni.

“Ci scusiamo per i disagi della giornata, disagi importanti. È avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma. Le cause del guasto sono in corso di accertamento”, ha fatto sapere l’amministratore delegato di RFI Gianpiero Strisciuglio, “i nostri operai sono intervenuti prontamente e alle 8.30 abbiamo ripristinato la circolazione, siamo una grande azienda e non accettiamo che questo accada”. Il dirigente ha escluso l’attacco hacker, spiegando che il guasto è avvenuto sulla rete elettrica.

Una situazione che ha provocato non solo la rabbia dei pendolari e dell’utenza di Trenitalia, ma che ha anche generato un polverone politico. A finire nel mirino è Matteo Salvini, il vicepremier leghista e ministro dei Trasporti del governo Meloni, che mentre la circolazione ferroviaria sprofonda nel caos usa il suo account X per una dedica alla “Giornata dei nonni”.

Le opposizioni contro Salvini

Nette le parole di Andrea Casu, deputato romano dem e vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera, “Guasto sul nodo di Roma, blocco totale, circolazione sospesa, tutti i treni fermi. Assistenza digitale inesistente, si preannuncia un’altra giornata d’inferno. I ritardi non sono quantificabili, così come i danni che anche oggi subiranno tutti i passeggeri, l’unica cosa certa è che abbiamo il peggior ministro dei Trasporti d’Europa. È emergenza nazionale”.

Non da meno gli attacchi di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per AVS, l’Alleanza Verdi-Sinistra. “Quando c’era lui… I treni non partivano nemmeno: c’è un ministro che continua a straparlare di ogni cosa, ma il lavoro per cui gli è stato assegnato il dicastero non lo fa, con tutta evidenza. Sono mesi che gli italiani vengono vessati da ritardi e guasti insostenibili sulle tratte dell’alta velocità e su quelle regionali”, attacca il primo.

Per il portavoce dei Verdi “un giorno sì ed uno no sulla rete Ferroviaria italiana ci sono blocchi e guasti che causano ritardi e cancellazioni. Alcune settimane fa avevo chiamato i vertici di Trenitalia per segnalare disfunzioni: non mi ha risposto nessuno a partire da Donnarumma. Non sono stato fortunato come Lollobrigida che è riuscito a chiamarli e fermare un treno”.

Salvini accusa una ditta privata

Soltanto dopo ore Salvini si fa vivo e, da ministro “titolare del caso”, dice la sua sul caos avvenuto a Roma. Per il vicepremier il problema è stato scatenato, almeno così dice in base a quanto riferitogli da “tecnici”, da “un errore stanotte di un’impresa privata che ha piantato un chiodo su un cavo e poi diciamo che il tempo di reazione di fronte a questo errore, e conto che il privato ne risponderà, non è stato all’altezza di quello che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere”.

Salvini ha poi aggiunto di aver chiesto “nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro, quando ci sarà questa conclusione lo saprò e lo saprete”.