Prima di morire, colpito da un raid aereo israeliano nel quartier generale di Hezbollah a Beirut, Hassan Nasrallah “aveva accettato un cessate il fuoco di 21 giorni”.
È la rivelazione arrivata giovedì 3 settembre dal ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib in un’intervista alla Cnn. Il ministro torna ai fatti di venerdì 27 settembre, quando l’IDF ha colpito in Libano e fatto fuori il leader del Partito di Dio: “Nasrallah aveva accettato. Avevamo accettato pienamente il cessate il fuoco, ma in consultazione con Hezbollah e con il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, avevamo consultato Hezbollah e avevamo informato gli statunitensi e il governo francese di quello che era successo”, ha affermato il capo della diplomazia libanese.
- Cosa farà Israele dopo l’attacco iraniano: l’ipotesi di bombardamenti contro “siti strategici” nucleari e petroliferi
- Attentato a Jaffa, così un riservista israeliano scampato agli attacchi del 7 ottobre ha neutralizzato un terrorista
- Cos’è Unifil, la missione Onu in Libano: i soldati italiani e il fallimento nel disarmare Hezbollah
Bou Habib ha quindi aggiunto parlando all’emittente statunitense: “Ci hanno detto che (il primo ministro israeliano Benjamin) anche Netanyahu era d’accordo con la dichiarazione rilasciata dai presidenti (Biden e Macron). Il consigliere della Casa Bianca, Amos Hochstein, avrebbe dovuto recarsi in Libano per negoziare un cessate il fuoco”.
Israele colpisce centro di soccorso a Beirut: almeno 9 morti
È salito a nove morti e sette feriti l’ultimo bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito alle prime ore di giovedì un palazzo nel centro di Beirut. L’edificio era un “centro di soccorso” di proprietà di Hezbollah, secondo quanto ha riferito alla Bbc una fonte della sicurezza libanese.
Nella stessa notte vi sono stati altri raid aerei dell’IDF contro obiettivi nella zona di Dahiyeh, nella periferia sud di Beirut: l’esercito israeliano ha affermato su Telegram di aver colpito “circa 200 obiettivi terroristici di Hezbollah in territorio libanese, tra cui siti di infrastrutture terroristiche, terroristi, depositi di armi e posti di osservazione”. Israele inoltre sostiene inoltre di aver ucciso “circa 15 terroristi di Hezbollah” in un attacco all’edificio del comune di Bint Jbeil , in cui, secondo quanto afferma, Hezbollah stava operando.