La malattia

Morbo Chron: di cosa si tratta, i sintomi e la cura. Può essere fulminante e causare invalidità? Cosa mangiare per la dieta e rischi per i bambini

Tutti i dettagli e le info su questa particolare patologia

Salute - di Redazione Web

15 Ottobre 2024 alle 17:35

Condividi l'articolo

fonte: Centro di Medicina Biologica
fonte: Centro di Medicina Biologica

Il morbo di Chron è infiammazione persistente dell’intero tratto gastrointestinale (dalla bocca all’ano), colpisce milioni di persone in tutto il mondo, compromettendo la qualità di vita dei pazienti e presentando sfide diagnostiche e terapeutiche uniche. Secondo quanto riportato da Neobilive, questa malattia può presentare una vasta gamma di sintomi, tra cui dolori addominali, diarrea, perdita di peso, affaticamento e complicanze più gravi come stenosi e fistole. La sua esatta causa è ancora sconosciuta e la diagnosi è molto complessa.

Che cos’è il morbo di Chron

Secondo quanto spiegato da Silvio Danese dell’Ospedale San Raffaele: “Nei casi più severi, l’infiammazione può portare a ulcere nella parete dell’intestino, causando lo sviluppo di gravi complicanze, come fistole, ascessi o stenosi. Le terapie oggi disponibili e i controlli regolari permettono tuttavia ai pazienti di controllare in sicurezza la progressione della malattia nella maggior parte dei casi“. Per quanto riguarda la diagnosi sono questi gli esami da svolgere: analisi del sangue, analisi delle feci, esami non invasivi dell’addome (ecografia anse intestinali, TC, Risonanza magnetica addominale) ed esami invasivi come gastroscopia o la colonscopia. Invece, attraverso biopsie effettuate a intervalli regolari è infatti possibile prevenire eventuali neoplasie intestinali.

Cosa mangiare per una dieta corretta e salutare

È consigliato assumere poche fibre per alleviare lo stress sul tratto gastrointestinale. Invece, vanno presi integratori e probiotici. Ma anche vitamine e minerali possono essere somministrati per affrontare carenze nutrizionali dovute alla malattia. Inoltre, l’assunzione di probiotici come Vitalongum può aiutare a combattere i sintomi. Il probiotico Vitalongum, infatti, è studiato appositamente per favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale quando compromessa da diversi fattori, tra cui anche patologie a carico dell’intestino, interventi chirurgici o l’assunzione prolungata di farmaci.

L’invalidità e i rischi per i bambini

Per il portale Ihealthyou, il Morbo di Crohn è una delle patologie per cui è previsto il riconoscimento dell’invalidità civile e nei casi più gravi anche dell’assegno di invalidità civile o della pensione ordinaria di invalidità. Per quanto riguarda i bambini, ha chiarito il Professor Costantino De Giacomo, Direttore della Pediatria dell’Ospedale Niguarda di Milano: “Nei bambini, fino a 18 anni, il sintomo caratteristico, e anche il più subdolo, è l’arresto di crescita. Questo perché la malattia infiammatoria utilizza le calorie per sostenere se stessa, e dunque ferma la crescita del bambino. Circa il 25% dei casi di malattia di Crohn compare dopo i 10 anni di età, ma un 4-5% è diagnosticato entro i 5 anni, talvolta anche sotto i 2, e interessano prevalentemente il colon. Le malattie pediatriche, tra cui il morbo di Crohn nei bambini, sono generalmente più severe e più soggette a ricadute. È necessario mettere a riposo l’intestino e nutrirlo per circa due mesi esclusivamente con una miscela a base di latte ha degli ottimi effetti nell’80% dei casi, sia sulla malattia sia sulla crescita. La terapia può essere ripetuta, ma i risultati con il tempo scemano- indica lo specialista“.

La cura

Il morbo di Chron può essere curato con: anti-infiammatori e farmaci come i corticosteroidi riducono l’infiammazione e alleviano i sintomi durante le fasi acute; immunosoppressori che riducono la risposta immunitaria per controllare l’infiammazione; biologici – anticorpi monoclonali che bloccano specifiche molecole infiammatorie, offrendo un approccio mirato; antibiotici – nel caso in cui il Morbo di Crohn presenti la formazione di fistole o si sospetti di un’eventuale infezione batterica, l’utilizzo di antibiotici può essere considerato come parte integrante della strategia terapeutica. In estrema ratio e in casi più gravi si deve ricorrere ad interventi chirurgici come quello per la resezione intestinale (rimozione chirurgica di una parte dell’intestino) e / o la correzione di fistole.

15 Ottobre 2024

Condividi l'articolo