Il caso del Pontefice

Papa Francesco, l’aborto e i medici ‘sicari

Nella sua risposta critica al mio articolo, Mastrofini mi accusa di “ignorare il contesto” delle parole del Pontefice però non entra nel merito. Va bene il contesto (se è quello giusto) ma non sia l’espediente per ignorare il testo

Editoriali - di Grazia Zuffa

15 Ottobre 2024 alle 17:30

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AP Photo/Andrew Medichini – Associated Press/LaPresse
AP Photo/Andrew Medichini – Associated Press/LaPresse

Alcune precisazioni in merito all’articolo di Mastrofini, che l’autore presenta come una risposta critica al mio scritto. Fin dall’inizio Mastrofini segue lo schema destra/sinistra e mi arruola nelle truppe di sinistra che “gridano allo scandalo quando il papa fa il papa” (chiamando i medici “sicari”). In particolare, mi accusa di “ignorare il contesto”, e cioè che il Papa ha parlato in precedenza di aborto quando si è espresso in merito ai candidati nelle prossime presidenziali americane, bocciando sia il candidato repubblicano sia la candidata democratica perché “ambedue sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti, sia quella che uccide i bambini”.

Il contesto delle affermazioni del Papa

Secondo Mastrofini, questo contesto permetterebbe di leggere in un’ottica diversa l’affermazione circa “i sicari”.  Il “Papa cioè fa il Papa” – ripete Mastrofini- e si batte “contro la schizofrenia di chi difende la 194 guardandola solo nella parte che prevede l’interruzione di gravidanza e omettendo che esiste una seconda parte che impegna lo stato a fare in modo che vengano superate le cause che possono portare alla stessa interruzione di gravidanza. Ovviamente, silenzio totale sulla inadempienza di questa visuale della legge”. E, chiude Mastrofini, in tema di minoranze e in particolare di persone omosessuali, non si considera che “qualcosa sta cambiando” e non si scrutano “i segni del cambiamento”.

Faccio notare però che io non sono (volutamente) entrata in questa lettura delle posizioni del Papa fra destra e sinistra (pur ovviamente conoscendo le sue posizioni sulle elezioni americane), e dubito che questo contesto di lettura politica sia quello giusto per “leggere in un’ottica diversa” l’affermazione circa i medici non obiettori definiti “sicari”. Né tantomeno ho discusso la posizione di Papa Bergoglio sull’aborto. Ho contestato però che dal rifiuto dell’aborto debba discendere il marchio d’infamia di “sicari” per i medici che hanno deciso di assicurare alle donne il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza stabilito da una legge dello stato. Peccato che ai miei argomenti Mastrofini risponda solo con “il Papa fa il Papa”.

Il ruolo delle donne secondo Papa Bergoglio

Infine, circa quanto ho scritto sul ruolo delle donne secondo Bergoglio: non ho voluto certo cimentarmi in un bilancio dell’evoluzione della posizione del Papa sulle minoranze alla ricerca di “segni di cambiamento”, non foss’altro perché non mi risulta che le donne siano minoranze. Ho semplicemente citato il fatto – significativo ad avviso della sottoscritta, e non solo- che Papa Bergoglio abbia scelto di non rispondere alle posizioni meditate degli studenti e professori dell’Università Cattolica di Lovanio; e mi sono soffermata criticamente su alcune specifiche dichiarazioni del Papa circa il genere e la divisione dei ruoli (così come riportate da Gianni Cardinale, Avvenire , 28 settembre). Mastrofini non risponde nel merito però, invitando a “guardare al contesto” perché “qualcosa sta cambiando”. Il contesto va bene, quando è quello giusto, basta che non sia preso come espediente per scansare risposte puntuali. Che sono d’obbligo, quando si vuole criticare un testo.

La legge 194 e la prevenzione delle gravidanze indesiderate

Un’ultima osservazione: non si capisce come l’autore giunga alla conclusione della “totale inadempienza” della parte della legge 194 che attiene alla prevenzione delle gravidanze indesiderate. La relazione annuale al Parlamento sull’attuazione di detta legge smentisce del tutto queste affermazioni: le IVG sono da anni in costante diminuzione, e, si legge, “il fenomeno è spiegabile presumibilmente con il maggiore e più efficace ricorso a metodi per la procreazione consapevole, alternativi all’aborto, secondo gli auspici della Legge” (cfr. Relazione 2022).

15 Ottobre 2024

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