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Tananai contro sessismo e misoginia dei rapper: “Mai sentito un maschio alfa, non ho mai esasperato il mio testosterone”

Tananai at ’Suzuki music party’ . 2024 September 17 Milan, Italy. (photo by Gian Mattia D’Alberto / LaPresse)

Per Tananai “il successo non va di pari passo con la felicità. E che nella vita non conta niente essere numeri uno se non si è felici”, ha detto in un’intervista a Il Messaggero alla vigilia dell’uscita del suo nuovo disco, CalmoCobra. “Rispetto alle sonorità e alla storia che vanno per la maggiore ora, quelle del rap, io ho altre ispirazioni”. È un tema, nella sua musica a quanto pare. “Io voglio trasmettere gentilezza. Non mi sono mai sentito un maschio alfa e non ho mai dovuto esasperare il mio testosterone”. Quello che vuole fare lui guarda più a Tiziano Ferro e a Cesare Cremonini.

Alberto Cotta Ramusino in arte Tananai, precedentemente noto come Not For Us, classe 1995, nato a Milano, è in uscita con il suo nuovo disco venerdì 18 ottobre. Dodici brani anticipati dai singoli già dischi di platino Veleno e Storie Brevi, quest’ultimo uno dei tormentoni della scorsa estate cantato con Annalisa. L’ultimo singolo pubblicato è Ragni. Tananai vuol dire “piccola peste”, un soprannome che gli affibbiò il nonno quando era piccolo.

È esploso a Sanremo, dove nel 2022 aveva partecipato con Sesso Occasionale, anche se si era classificato ultimo, molto criticato per la sua performance vocale. Successo assoluto nel 2023 invece quando ha partecipato alla kermesse con la canzone Tango, arrivando quinto e convincendo sia pubblico che critica. “Calmo, cobra”, ha detto che era la frase che gli ripeteva il suo manager per farlo rimanere con i piedi per terra dopo il successo dell’ultimo Sanremo e delle ballate come Abissale.

Sulla copertina un motociclista in fiamme. “È la metafora della velocità alla quale siamo costretti a vivere. La società ci vuole a tutti i costi numeri uno. Dobbiamo essere sempre i primi a tagliare il traguardo. È una corsa demenziale. Il successo è una gara a girare intorno a te stesso fino a quando qualcuno non decide di fermare la giostra. Questo disco è la mia ribellione”. Ha detto di essersi ispirato a Franco Battiato, Franco Califano, Piero Ciampi, Piero Umiliani, Luigi Tenco.

Tananai ha confessato di aver rischiato di perdersi, di farsi travolgere dal successo. “Nessuno ti obbliga a stare sempre sulle scene. Spesso siamo noi artisti ad autocondizionarci: abbiamo paura di essere dimenticati, di perdere quello che abbiamo conquistato”. Il suo ultimo album è stato prodotto con Davide Simonetta, Michelangelo e Okgiorgio, con la direzione artistica di Stefano Clessi. Il 2 novembre, dal Palazzo del Turismo di Jesolo, partirà il Calmocobra Live 2024.