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Libano, Israele bombarda la sede del Comune di Nabatiyeh: ucciso il sindaco, ma l’IDF parla di “scudi umani”

AP Photo/Mohammed Zaatari

Non si ferma l’offensiva militare israeliano in Libano, ormai fronte caldissimo in Medio Oriente. Almeno cinque persone sono morte, ma il bilancio è ancora provvisorio, nel corso dei raid israeliani su Nabatiyeh, città nel sud del Libano capoluogo dell’omonima provincia e già pesantemente colpita nei giorni scorsi.

Tra le vittime, come riferito dal governatore locale, c’è anche il sindaco della città, Ahmad Kahil. L’uomo si trovava all’interno dell’edificio che ospita il Comune, bombardato dall’IDF.

Secondo un testimone la città sarebbe stata colpita dal almeno nove attacchi aerei nel giro di 30 minuti: uno di questi avrebbe colpito il palazzo del municipio di Nabatiyeh, dove il sindaco stava partecipando a una riunione della cellula di crisi per gestire la situazione umanitaria in città.

Israele: “scudi umani” a Nabatiyeh

Le forze di difesa israeliane hanno rivendicato l’attacco, confermando di aver effettuato un raid sulla città di Nabatiyeh, dove sono stati “colpiti decine di obiettivi terroristici di Hezbollah” e sono state “smantellate” le infrastrutture sotterranee utilizzate dalle Forze Radwan di Hezbollah nel sud del Paese.

“Le truppe dell’Idf continuano un’attività operativa limitata, localizzata e mirata contro le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano. Negli ultimi giorni, le truppe hanno localizzato e condotto raid mirati su un’ampia rete di infrastrutture sotterranee e pozzi di tunnel che includevano alloggi e armerie e hanno trovato una grande quantità di armi – si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Queste infrastrutture erano destinate ad aiutare le forze di Radwan nell’ambito del piano di Hezbollah ‘Conquistare la Galilea’. La rete di tunnel era inserita nel cuore della città, sotto le case dei civili libanesi che venivano utilizzate dai terroristi di Hezbollah, che sfruttavano cinicamente le infrastrutture civili nel sud del Libano. Questa mattina (mercoledì), la rete di tunnel è stata smantellata dalle truppe dell’Idf”.

Le accuse libanesi

Ancora una volta l’IDF ha parlato di “scudi umani” nell’area di Nabatieh: le forze di difesa israeliane hanno infatti riferito che l’Aeronautica ha colpito nell’area “siti di infrastrutture terroristiche, centri di comando di Hezbollah e strutture di stoccaggio delle armi, che Hezbollah aveva posto vicino a infrastrutture civili, sfruttando la popolazione civile come scudo umano”.

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha invece accusato Israele di aver preso di mira intenzionalmente il palazzo del Comune. Mikati “ha condannato la nuova aggressione israeliana contro i civili nella città di Nabatiyeh, che ha deliberatamente preso di mira una riunione del consiglio comunale che stava discutendo della situazione dei servizi e dei soccorsi della città”, si legge in una nota.