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Povertà, 2023 da record tra i minori e boom anche tra lavoratori dipendenti e operai: italiani sempre più in difficoltà

Foto Cecilia Fabiano /LaPresse

Nel 2023 record di povertà assoluta tra i minori: quasi 1,3 milioni. Boom anche per i lavoratori dipendenti e gli operai. Forte aumento dell’indigenza nel Nord

Numeri freddi che parlano di storie, di persone in difficoltà, ma soprattutto numeri “non degni di un Paese civile”, come commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Sono quelli diffusi giovedì 17 ottobre dall’Istat nel suo report sull’andamento della povertà in Italia nel 2023. Un anno in cui 2,2 milioni di famiglie italiane vivevano in condizione di povertà assoluta, l’8,4 per cento sul totale delle famiglie residenti nel Paese, mentre passando al dato sui singoli individui si sale a 5,7 milioni di persone, il 9,7% del totale, come nel 2022.

Aumentano i lavori poveri

Se la situazione nel computo totale non è peggiorata, l’analisi dell’Istat è però impietosa per altri versi. L’istituto nazionale di statistica ricorda infatti che “nonostante l’andamento positivo del mercato del lavoro nel 2023 (+2,1% di occupati in un anno), registrato anche nei due anni precedenti, l’impatto dell’inflazione ha contrastato la possibile riduzione dell’incidenza di famiglie e individui in povertà assoluta”.

A soffrirne sono lavoratori dipendenti e operai: nel 2023 la quota di famiglie di operai o assimilati in “povertà assoluta” è aumentata dal 14,7% del 2022 al 16,5 per cento, segno di un aumento evidenti del combinato disposto di “lavoratori poveri” e inflazione mangia-stipendi, ma soprattutto evidenziano come le misure rivendicate dal governo Meloni, a partire dal taglio del cuneo fiscale, non hanno avuto l’effetto sperato.

Le differenze per aree geografiche

Non sorprende invece che il dato sulla povertà assoluta sia diverso in base all’area geografica di riferimento. L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta è più alta nel Mezzogiorno, dove coinvolge oltre 859mila famiglie e il 10,2% del totale, seguito dal Nord-Ovest (8,0%, 585mila famiglie) e Nord-Est (7,9%, 413mila famiglie), mentre il Centro conferma i valori più bassi su base nazionale (6,7%, 360mila famiglie).

Tra le famiglie povere, il 38,7% risiede nel Mezzogiorno (41,4% nel 2022) e il 45,0% al Nord (42,9% nel 2022). Il restante 16,2% risiede nel Centro (15,6% nel 2022).

Record dei minori poveri dal 2014

La povertà si fa sentire anche per i minori, con l’incidenza che nel 2023 si attesta al 13,8%, quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi che vivono in una situazione quotidiana di povertà assoluta: si tratta di un dato in aumento rispetto al 2022, quando era al 13,4%, ma soprattutto il 2023 segna il valore più elevato della serie storica dal 2014.