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Israele bombarda Beirut, nel mirino la “banca di Hezbollah”: centinaia di civili in fuga

AP Photo/Hassan Ammar

AP Photo/Hassan Ammar

Beirut, la capitale del Libano, nuovamente sotto pesanti attacchi dell’aeronautica israeliana nella notte tra domenica e lunedì 21 ottobre.

Uno dei più grandi raid da quanto l’IDF ha iniziato l’offensiva nel nord diretta contro Hezbollah ha avuto come obiettivo la periferia meridionale della città ed in particolare le filiali di Al-Qard Al-Hassan, gruppo bancario legato ad Hezbollah, considerato da Israele uno dei principali strumenti con cui si finanzia il gruppo libanese.

Cos’è Al-Qard Al-Hassan

Al-Qard Al-Hassan, fondato nel 1983 come organizzazione caritatevole, è passato da essere un istituto che si occupava di offrire prestiti alle persone musulmane sciite di Beirut ad un vero e proprio gruppo bancario: attualmente conta su oltre 200mila clienti in Libano e più di trenta filiali nel “Paese dei Cedri”, in particolare nel quartiere di Dahieh a Beirut, considerato la roccaforte di Hezbollah e area in cui un bombardamento israeliano aveva ucciso il capo del Partito di Dio, Hassan Nasrallah.

Prima dell’offensiva avvenuta nella notte di domenica e alle prime luci di lunedì l’esercito israeliano aveva avvertito la popolazione libanese che aveva come obiettivo le filiali di Al-Qard Al-Hassan.

In un comunicato il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari aveva avvertito che chiunque si trovasse “vicino ai siti utilizzati per finanziare le attività terroristiche di Hezbollah” doveva “allontanarsi immediatamente» perché sarebbero stati colpiti «diversi obiettivi” nelle ore successive e poi “per tutta la notte”.

La fuga dei libanesi

Centinaia di residenti di Beirut sono fuggiti dalle loro case mentre le esplosioni risuonavano in tutta la capitale libanese, anche nei pressi dell’aeroporto internazionale di Beirut, a sua volta nell’area meridionale della capitale.

I bombardamenti hanno provocato decine di esplosioni nella città, ma al momento non è noto il bilancio delle vittime, né quali danni abbiano provocato i raid.