I medici: “Nostro dovere è curare”
Gestazione per altri, la ministra Roccella vuole medici-delatori per segnalare casi sospetti ai magistrati
Un invito alla delazione, fermamente respinto dai medici. È quello rivolto al personale sanitario dalla ministra per le Pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella, ex Radicale “convertitasi” negli anni tanto da diventare esponente di punta del cattolicesimo più oscurantista.
Secondo Roccella infatti “un pubblico ufficiale, e anche il medico, è tenuto a segnalare i casi di sospetta violazione della legge sulla maternità surrogata alla Procura. E poi si vedrà”. Con la discussa approvazione della legge Varchi, che rende la gestazione per altri reato universale, ovvero un crimine perseguibile in Italia anche se la Gpa è realizzata all’estero e in un Paese che la permette, secondo la ministra i medici dovranno dunque denunciare i pazienti che ne hanno fatto ricorso. Con la legge recentemente approvata si potrà essere puniti con una multa da 600 mila a un milione di euro, ma anche con una reclusione da tre mesi a due anni.
Dichiarazioni ad effetto che hanno scatenato l’immediata risposta dei medici, tramite il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Filippo Anelli, che ha ricordato alla ministra come “il medico ha il dovere di curare”, un dovere “che gli deriva dalla legge, in primis la Costituzione, e dal Codice deontologico, è confermato dalla Giurisprudenza e prevale su ogni altro obbligo, facoltà o diritto”.
Da Anelli arriva una lezione di diritto alla ministra, si rispedisce al mittente l’imperativo di Roccella a denunciare: “Che il medico sia esonerato dall’obbligo di denuncia nei confronti del proprio paziente lo si desume anche dal capoverso dell’articolo 365 del Codice penale che esime il medico da tale obbligo quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. Quindi il medico non deve, è vero, ostacolare la giustizia ma non deve, soprattutto, porre in essere atti che mettano a rischio la relazione di cura, limitando la tutela della salute dei cittadini”.
Altrettanto dura anche la reazione di Riccardo Magi, segretario di +Europa, da sempre in prima linea sulla battaglia per la gestazione per altri: “Prima si inventano un reato universale, poi cercano di trasformare i medici in una sorta di polizia surrogata. A questo punto la domanda sorge spontanea: Roccella è ossessionata dalla Gpa o lo fa per distogliere l’attenzione dalle difficoltà del governo su Albania e bilancio?”.