I giudici bocciano la Questura di Roma

Giacomo Baggio, “no” alla richiesta di sorveglianza speciale per l’attivista di Ultima Generazione equiparato ad un mafioso

Cronaca - di Redazione

23 Ottobre 2024 alle 12:20

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foto di Cecilia Fabiano/LaPresse
foto di Cecilia Fabiano/LaPresse

Giacomo Baggio non sarà sottoposto a sorveglianza speciale, come se fosse un pericoloso criminale, un affiliato a qualche organizzazione criminale mafioso.

È la decisione del tribunale di Roma, che ha bocciato la richiesta della Questura capitolina sulla presunta pericolosità sociale del militante di Ultima Generazione, una delle più importanti e note associazioni ambientaliste che da anni è alla ribalta della cronaca per le sue manifestazioni e i suoi atti di disobbedienza civile.

Le accuse contro Baggio

Gesta che rischiavano di costare carissimo a Baggio, 33enne che nella vita di tutti i giorni fa il consulente legale. L’attivista di Ultima Generazione è accusato di interruzione di traffico, deturpamento di beni culturali, resistenza a pubblico ufficiale, ma per lui la Questura si era spinta oltre chiedendo la sorveglianza speciale.

Cos’è la sorveglianza speciale

La sorveglianza speciale è una misura particolarmente restrittiva della libertà personale e per questo la si applica a persone ritenute “socialmente pericolose”. Non a caso si tratta di una misura di prevenzione prevista dal d.lgs. n. 159/2011, ossia dal Codice Antimafia.

La Questura aveva chiesto nei confronti di Baggio il divieto di partecipare a eventi pubblici, di uscire dalle 20 alle 7, con l’obbligo di presentarsi all’autorità di pubblica sicurezza. Un attivista nonviolento per il clima veniva equiparato dalla Questura ad un mafioso.

La decisione del Tribunale

Per giudici di Roma la “pericolosità sociale” di Baggio non sussiste, così come la necessità della sorveglianza speciale nei suoi confronti.

“Il Tribunale ritiene che nel caso in esame manchino quegli elementi di fatto su cui deve necessariamente fondarsi il giudizio di pericolosità sociale. (…) Pare evidente che le condotte di Baggio sono espressione di appartenenza ad un movimento che persegue l’ideale di contrastare il disastro ambientale cercando di indurre il Governo ad adottare provvedimenti utili a tal fine”, scrivono i giudici in un passaggio del decreto con cui respingono la richiesta, reso noto da Ultima generazione.

Il commento di Ultima Generazione

“Il governo ancora sconfitto dal potere della disobbedienza civile nonviolenta” è il commento del movimento ambientalista Ultima Generazione, che ricorda che “questa è la terza volta che un’analoga richiesta per persone che compiono azioni di disobbedienza civile, come Simone Ficicchia di Ultima Generazione e Laura Zorzini di Ribellione Animale, che viene rigettata da un tribunale. A dimostrazione ancora una volta che la protesta nonviolenta non è un reato”.

Per Baggio “la decisione del tribunale di Roma rappresenta una vittoria importante per la nostra società e la democrazia. Il tribunale conferma che non possiamo essere considerati pericolosi per le azioni di protesta che mettiamo in atto. Il riconoscimento del legittimo diritto alla protesta nonviolenta sottolinea l’importanza della libertà di espressione in una società in cui il governo, con le nuove misure previste dal ddl sicurezza, cerca di sopprimere. Questa è l’ulteriore dimostrazione di quanto infondate siano le misure che questo Governo prova a portare avanti”.

di: Redazione - 23 Ottobre 2024

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