La sentenza del 1996
Fratelli Menéndez: perché il processo può essere riaperto, le prove sul caso dopo la serie Netflix “Monsters”
Lyle ed Erik condannati all'ergastolo nel 1996 per il duplice omicidio dei genitori José e Kitty. Il procuratore: "Abbiamo l'obbligo morale ed etico di rivedere quanto presentato"
Cronaca - di Redazione Web
Potrebbero essere attendibili le nuove prove degli abusi sessuali subiti, certo non sembra casuale che il caso sia tornato al centro anche dell’attenzione della Giustizia dopo che una serie Netflix, Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story, che ha riscosso un buon successo di pubblico. E quindi il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, in California, ha annunciato che chiederà un nuovo processo per i fratelli Menéndez, in carcere da 35 anni per aver ucciso i genitori, José e Kitty, a Beverly Hills.
Caso molto mediatico, molto discusso anche in questi giorni dopo l’uscita della fiction. Menéndez, origini cubane ed emigrato negli Stati Uniti, fece carriera prima nella società di autonoleggi Hertz e quindi con l’etichetta discografica RCA Records. Lui e la moglie furono uccisi la sera del 20 agosto 1989, a colpi di fucile mentre guardavano la televisione in salotto. Lyle aveva 21 anni ed Erik 18. Dopo aver sparato andarono al cinema e chiamarono il 911 soltanto una volta tornati a casa. Furono arrestati mesi dopo.
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Secondo la procura i fratelli avevano ucciso i genitori per l’eredità che avrebbero ottenuto. I processi furono separati ed ebbero grande attenzione mediatica. Entrambi i fratelli parlarono degli abusi da parte del padre cominciati quando erano dei bambini. Alcuni testimoni confermarono le violenze sessuali. La sentenza finale nel 1996: condanna all’ergastolo per entrambi senza possibilità di libertà condizionale. Si trovano in un carcere a San Diego, hanno 56 e 53 anni.
Il procuratore aveva fissato un’udienza a inizio ottobre per valutare le nuove possibili prove. Una di queste è una lettera scritta da Erik che proverebbe gli abusi sessuali e psicologici subiti da parte del padre. Il procuratore non mette in discussione la colpevolezza dei due per il duplice omicidio ma ritiene che la sentenza avrebbe dovuto tener conto anche degli abusi subiti dai fratelli. Non è detto che il processo sarà riaperto.
“Ci sono persone nel mio ufficio che credono fermamente che i fratelli Menendez dovrebbero rimanere in prigione per il resto della loro vita, e non credono che siano stati molestati”, ha dichiarato il procuratore George Gascón. “Ci sono persone che credono fermamente che dovrebbero essere rilasciate immediatamente e che in realtà sono stato molestati. Credo che abbiano pagato il loro debito con la società”. Per il procuratore “abbiamo l’obbligo morale ed etico di rivedere quanto ci è stato presentato”. In Monsters Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch interpretano i fratelli, Javier Bardem e Chloë Sevigny i genitori.