X

Kristian Emanuele Nannetti chi è il killer di Flavia Agonigi Mello e perché ha ucciso la 55enne

Il ritrovamento dell’auto parcheggiata nel piazzale davanti alla chiesa di Sant’Ermo, nel Pisano, grazie a Google maps, poi il corpo della donna gettato nella cisterna di una cantina e, infine, l’individuazione dell’uomo reo confesso dell’omicidio, Emanuele Nannetti, 34enne, che, mentre la polizia scientifica stava eseguendo i primi rilievi, dormiva nell’abitazione sovrastante. È questa, secondo quanto si è appreso da fonti investigative, la scansione temporale della svolta di ieri per il caso di Flavia Mello Agonigi, la donna di 54 anni che scomparsa da Pontedera lo scorso 12 ottobre e ritrovata morta ieri, uccisa a coltellate.

Chi è Kristian Emanuele Nannetti

I poliziotti della squadra mobile pisana e del commissariato di Pontedera sono arrivati a Sant’Ermo, piccolo borgo sopra Casciana Terme (Pisa), intorno alle 14.30 dopo la localizzazione del veicolo grazie ai consulenti informatici della procura che hanno esaminato il computer della vittima – sequestrato il 21 ottobre nell’abitazione della vittima a Pontedera – accendendo al suo account Google. La vettura è stata appunta individuata grazie alla posizione fornita da Google maps, poi è stata la volta della cantina e dell’abitazione di fortuna, sprovvista perfino di corrente elettrica, dove da circa un mese abitava Nannetti.

La confessione del killer di Flavia Agonigi Mello

Il trentaquattrenne è ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’uomo, che svolge lavori occasionali come meccanico, era entrato in contatto con la vittima attraverso un sito incontri e, secondo quanto ha riferito agli investigatori, l’ha uccisa con quattro coltellate al fianco e alle spalle al culmine di una lite. Amante dei gatti, pare che Nannetti avesse un buon rapporto con i suoi genitori ormai scomparsi ma che fosse privo di alcuna socialità. Già noto alle forze dell’ordine, il 34enne è stato in passato denunciato per molestie, violenza privata, furto, lesioni personali, ingiuria, minacce, d’atteggiamento e anche ricettazione. Il 28 aprile 2019 fu accusato di aver incendiato cinque veicoli della concessionaria Scotti di Pontedera e una macchina di una donna.