Attentato a Tel Aviv, camion piomba sulla fermata del bus: un morto e decine di feriti, autista ucciso dai civili armati

Israele piomba nuovamente nell’incubo terrorismo. I servizi di emergenza dello stato ebraico sono intervenuti questa mattina a nord di Tel Aviv, dove un camion è finito contro un numeroso gruppo di persone in attesa ad una fermata dell’autobus.

La zona in cui è avvenuto l’attacco è Glilot, vicino Herzliya, sede del quartier generale del Mossad e di diverse unità dell’intelligence dell’Idf, tra cui l’Unità 8200, secondo quanto riferisce il Times of Israel.

È di almeno 35 feriti, sei dei quali in gravi condizioni, il bilancio dell’attacco. L’autobus, secondo una prima ricostruzione, si era appena fermato per far scendere i passeggeri quando il camion è piombato sulla fermata travolgendo le persone in attesa.

Morto invece il conducente del camion: l’uomo, un arabo-israeliano residente a Kalanseva, come riporta la tv pubblica Kan, è stato colpito e “neutralizzato” da civili armati sul posto.

Il portavoce del servizio ambulanze Magen David Adom (Mda) ha affermato ai media israeliani che 35 persone sono state portate in ospedale dopo l’attacco del camion a Tela Aviv: sei sono in gravi condizioni, cinque in condizioni moderate, 20 sono leggermente ferite e altre quattro soffrono di ansia acuta.

In seguito l’ospedale Ichilov di Tel Aviv ha reso noto che è morto uno dei feriti dell’attentato.

Le vittime dell’attacco erano in larga parte un gruppo di anziani appena scesi dall’autobus dopo aver partecipato, in un museo della zona, ad una commemorazione per il massacro del 7 ottobre. Per il calendario ebraico è infatti oggi il giorno in cui cade l’anniversario dell’attacco compiuto da Hamas nel Paese.