I risultati

Elezioni in Giappone, il premier Ishiba perde la sua scommessa: i conservatori senza maggioranza in Parlamento

Esteri - di Carmine Di Niro

28 Ottobre 2024 alle 11:02 - Ultimo agg. 28 Ottobre 2024 alle 11:05

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Takashi Aoyama/Pool Photo via AP
Takashi Aoyama/Pool Photo via AP

Doveva essere l’occasione per dare ulteriore legittimità alla sua leadership non solo del PLD, il partito conservatore Liberal Democratico giapponese di cui era diventato segretario lo scorso primo ottobre dopo le primarie interne, ma anche del governo del Paese, dato che in Giappone il leader del partito di governo è anche leader del governo stesso.

La scommessa di Shigeru Ishiba si è invece rivelata un clamoroso autogol: la decisione di portare il Paese alle urne per le elezioni legislative domenica 27 ottobre ha portato a risultati inaspettati. Il PLD ha infatti perso la maggioranza in Parlamento che deteneva ininterrottamente dal 2012: il partito conservatore di fatto governa il Paese sin dalla fine della seconda guerra mondiale, con le sole eccezioni del periodo 1993-1996 e 2009-2012.

I risultati delle elezioni in Giappone

Il PLD e i suoi attuali alleati di governo, il piccolo partito buddista Komeito, secondo le proiezioni avrebbero ottenuto dal voto di domenica 215 seggi, meno dei 233 di cui aveva bisogno per mantenere la maggioranza assoluta alla Dieta, la Camera dei rappresentanti giapponese, ma soprattutto meno degli attuali 247. In particolare il PLD è sceso da da 247 a 191, mentre Komeito è passato da 32 a 24 seggi.

Importante balzo in avanti invece nell’opposizione, col Partito Costituzionale Democratico (CDP) guidato dall’ex premier Yoshihiko Noda, che ha ottenuto 148 seggi rispetto ai precedenti 98. Di fatto Ishiba si troverà ora a guidare un governo di minoranza, senza maggioranza assoluta e con le ovvie difficoltà a far approvare i suoi provvedimenti.

Cosa succede ora in Giappone

Di fronte a questo scenario politico inedito, dato che la politica giapponese da decenni è caratterizzata da una eccezionale stabilità per gli standard occidentali, non è chiaro cosa riserverà il futuro.

I partiti di opposizione sono infatti particolarmente frammentati e infatti l’ipotesi più dibattuto a Tokyo è quella di un allargamento dell’attuale maggioranza conservatrice. PLD e Komeito potrebbero includere nella coalizione il Partito Democratico per il Popolo, un partito centrista, o il Partito dell’Innovazione, una formazione populista e antisistema.

Dopo il voto il primo ministro Ishiba ha riconosciuto la “sfiducia” e la “rabbia” degli elettori, ma ha escluso di dimettersi per evitare un “vuoto politico”. “Il fattore più importante (della sconfitta) è il sospetto, la sfiducia e la rabbia che non si sono attenuati sul problema dei finanziamenti e della politica”, ha ammesso Ishiba, promettendo una “riforma fondamentale” su questo tema.

28 Ottobre 2024

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