‘Parthenope’, sul set con la crew anni ’80: “Abbiamo girato in una grotta a Mergellina. Sorrentino regista creativo, attento e alla mano”

Parthenope di Paolo Sorrentino è il primo film italiano al box office, ed è la migliore apertura di un film drammatico italiano nel post pandemia. La pellicola è uscita cinque giorni fa. L’ultimo lavoro del regista napoletano, distribuito da Piper Film nel primo weekend di programmazione ha incassato 1.907.132€, con 529 sale e la media cinema di 3.605, che complessivamente, con l’incasso delle anteprime, arriva a un totale di 2.006.207 e si piazza al secondo posto della classifica dei film più visti nel fine settimana.

‘Parthenope’ di Paolo Sorrentino: i numeri e il cast

Parthenope è il decimo film di Sorrentino, quello definito più intimo dallo stesso regista che dopo È stata la mano di Dio, ha ‘chiuso’ il ciclo dedicato a se stesso e alla sua città, Napoli. Per questo lungometraggio, il Premio Oscar per La grande bellezza, ha lavorato con attori del calibro di: Stefania Sandrelli, Celeste Dalla Porta, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Gary Oldman, Isabella Ferrari, Peppe Lanzetta, Alfonso Santagata, Lorenzo Gleijeses, Nello Mascia, Biagio Izzo, Teresa Del Vecchio, Dario Aita e Cristiano Scotto di Galletta. I numeri del box office già fanno presagire il grande successo della pellicola. Quest’ultima sta già facendo discutere l’opinione pubblica e sui social sono stati già tantissimi i commenti critici al film scritti e pubblicati dagli utenti.

L’esperienza del ballerino e coreografo Luca Di Prisco

Tra le comparse che hanno preso parte al film, anche un gruppo di ballerini. Abbiamo chiesto al performer e coreografo Luca Di Prisco, in arte Lou Simba, che significato ha avuto per lui essere selezionato per questa pellicola ed essere stato diretto da Sorrentino. “Lo scorso anno c’è stato il casting – ha raccontato Luca a l’Unità – La produzione cercava dei ballerini per riprodurre una scenda ambientata in un locale di Capri negli anni ’80. Dopo aver fatto il provino sono stato scelto e abbiamo girato dalle 14 alle 4 del mattino all’interno di una grotta a Mergellina, trasformata in discoteca. È stato come un viaggio nel passato, sia per gli abiti indossati che per i balli eseguiti. È stata una bella esperienza, soprattutto è stato interessante relazionarmi con il metodo di Sorrentino. Il maestro è un regista attento e creativo. Preciso e sempre alla mano. Riusciva a gestire tutto ciò che riguardasse il set, in modo perfettamente organizzato. Credo che la rappresentazione di quegli anni sia stata impeccabile così come lui l’ha impostata“.