Un'altra sanguinosa strage
Israele dichiara guerra all’agenzia Onu per i palestinesi: Unrwa messa al bando
Unrwa messa al bando, l’ira di Guterres. Gaza, ancora una strage: almeno 109 morti, 25 erano bambini
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Almeno 109 palestinesi, tra cui 25 bambini, sarebbero morti in un bombardamento israeliano contro un edificio residenziale nella città di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo Hamas nell’edificio di cinque piani si stavano rifugiando «centinaia di civili sfollati». I media palestinesi hanno anche riferito di un attacco aereo contro le vicinanze dell’ospedale Kamal Adwan, sempre a Beit Lahia, dove erano appena arrivate alcune persone ferite nel bombardamento. In un comunicato, l’ufficio stampa del governo di Gaza ha aggiunto che risultano più di 40 dispersi tra le macerie. Si tratta della singola strage con più morti dall’inizio della guerra. «L’esercito israeliano sapeva che in questo edificio residenziale c’erano decine di civili sfollati e che la maggior parte di loro erano bambini e donne», sostiene Hamas.
I video diffusi dopo il «massacro», nei termini usati dalle autorità palestinesi, mostrano decine di corpi avvolti in coperte accanto alle macerie dell’edificio attaccato. Catherine Russell, Direttrice generale dell’Unicef, ha scritto su X: “Secondo le notizie, questa mattina, a Beit Lahia, nel nord di Gaza, almeno 20 bambini sono stati uccisi nel bombardamento di un’abitazione a più piani. L’attacco odierno contro i bambini è diventato una scandalosa normalità a Gaza, dove una media di oltre 67 bambini vengono uccisi o feriti ogni singolo giorno. I bambini di Gaza stanno pagando con le loro vite e il loro futuro, mentre il diritto internazionale umanitario viene palesemente e sistematicamente violato. Queste gravi violazioni inflitte ai bambini devono finire ora. Tutti hanno la responsabilità di proteggere i bambini”.
La “guerra” all’Unrwa
Della guerra a Gaza fa parte anche la “guerra” all’Unrwa. “Sono profondamente preoccupato per l’adozione, da parte della Knesset di Israele, di due leggi riguardanti l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), che, se attuate, impedirebbero probabilmente all’Unrwa di continuare il suo lavoro essenziale nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, come previsto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’Unrwa è il principale mezzo con cui viene fornita assistenza essenziale ai rifugiati palestinesi nei Territori palestinesi occupati. Non esiste alternativa all’Unrwa. L’attuazione delle leggi potrebbe avere conseguenze devastanti per i rifugiati palestinesi nei Territori palestinesi occupati, il che è inaccettabile. Invito Israele ad agire in modo coerente con i suoi obblighi ai sensi della Carta delle Nazioni Unite e con gli altri obblighi previsti dal diritto internazionale, compresi quelli previsti dal diritto internazionale umanitario e quelli riguardanti i privilegi e le immunità delle Nazioni Unite. La legislazione nazionale non può modificare tali obblighi. L’attuazione di queste leggi sarebbe dannosa per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese e per la pace e la sicurezza nella regione nel suo complesso. Come ho detto prima, l’Unrwa è indispensabile”. Lo afferma il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Guterres porterà “la questione all’attenzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la terrò costantemente informata sull’evolversi della situazione”.
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha definito “intollerabile” la nuova legislazione israeliana che vieta l’attività dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) in Israele e nei territori occupati. “La decisione odierna del parlamento israeliano di bandire l’Unrwa dal suo lavoro per salvare vite umane e proteggere la salute di milioni di palestinesi avrà conseguenze devastanti. È intollerabile”, ha affermato Tedros in una nota. Il leader dell’Oms ha affermato che l’approvazione di due leggi da parte della Knesset (il parlamento israeliano) lunedì sera “viola gli obblighi e le responsabilità di Israele e minaccia la vita e la salute di tutti coloro che dipendono dall’Unrwa”.
«Tutti devono riconoscere il ruolo insostituibile dell’Unrwa nel fornire servizi di base fondamentali ai palestinesi. La decisione di vietare all’agenzia di operare non farà altro che aggravare la già disastrosa situazione umanitaria di milioni di palestinesi. Il lavoro dell’agenzia è indispensabile». Lo afferma Adele Khodr, direttrice regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa su X. Critiche anche da Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia, Germania, Bruxelles (Unione europea). Durissima la presa di Oxfam. Ma Israele va avanti. Fino a quando impunemente?