A meno di una settimana dal voto negli Stati Uniti è tutto incerto, indefinito e indefinibile. Non c’è un favorito secondo i sondaggi tra Donald Trump e Kamala Harris, in elezioni che come sempre saranno al centro dell’attenzione di tutto il mondo, che potrebbero decidere molto di quella che sarà la geopolitica mondiale dei prossimi anni, delle crisi internazionali sparse tra i continenti, della direzione che sta prendendo la politica. E a giocare un ruolo fondamentale saranno, ancora una volta, gli Swing States.
Con l’espressione “Swing States” si indicano gli Stati che non sono, per tradizione o continuità, schierati dalla parte di uno dei due grandi partiti americani. Sono gli “Stati in bilico”. Al contrario i “Safe States” sono considerati invece delle roccaforti per uno dei due schieramenti. Si dividono in Blue States, dal colore dei Democratici, e Red States, quello dei Repubblicani. Da 20 anni a questa parte lo Stato di New York e la California sono sempre stati blu, anche con margini molto larghi. Così come sono sempre stati rossi Utah e Kentucky.
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Quali sono gli Swing States alle elezioni 2024
Considerato il sistema dei Grandi Elettori, con il maggioritario secco Stato per Stato, è fondamentale vincere anche di pochissimo in molti Stati medio piccoli. A dividere la vittoria dalla sconfitta di solito sono percentuali molto basse, anche sotto il 5%. Quest’anno, alle elezioni del 5 novembre, sono sette gli Stati considerati in bilico: Arizona, Georgia, Michigan, North Carolina, Nevada, Pennsylvania, Wisconsin.
Arizona
Il suo status repubblicano è stato messo in discussione negli ultimi anni dallo spostamento progressivo verso sinistra. Alle ultime elezioni vinse infatti Biden ma i sondaggi danno leggermente favorito Trump. Si trova al confine con il Messico, la maggior parte della popolazione è bianca e i temi immigrazione e aborto sono molto sentiti. Altri punti sono l’alto costo della vita e la crisi abitativa. Esprime 11 Grandi Elettori.
Georgia
Alle ultime elezioni Biden era riuscito a rompere il dominio repubblicano che durava dal 1996 al 2016. Per appena 11mila voti però, con uno scrutinio lungo diversi giorni. A questo giro però i sondaggi danno favorito Trump anche se di un paio di punti soltanto. A decidere potrebbero essere l’elettorato nero e ispanico. Esprime 16 Grandi Elettori. Degli ultimi 12 vincitori, 8 avevano vinto in Georgia.
Michigan
Esprime 15 Grandi Elettori. Alle ultime elezioni si schierò con Trump. I sondaggi danno in leggero vantaggio Harris che sta provando a convincere la comunità afroamericana e insistendo su diritti civili e aborto. A influire non poco sul risultato potrebbe essere in questo caso la politica estera in Medio Oriente: le posizioni filo-israeliane di Biden hanno deluso la più grande comunità di arabi americani negli States. Le campagne “Listen to Michigan” e “Abandon Biden” hanno invitato a votare “uncommitted”, non impegnato.
Nevada
È il meno popoloso degli Stati in bilico, esprime 6 Grandi Elettori e secondo diversi osservatori è lo Stato più in bilico di tutti. Eppure chi ha vinto in Nevada è arrivato alla Casa Bianca in dieci delle ultime dodici elezioni. Un quarto degli elettori è latino, uno dei temi più sentiti è quello del turismo. Dal 2008 a oggi hanno sempre vinto i democratici sia alle elezioni presidenziali che a quelle per il Senato. Trump ha perso sia nel 2016 che nel 2020 nonostante i suoi affari a Las Vegas. A questo giro i Repubblicani ci credono.
North Carolina
A eccezione del 1976 e del 2008, ha vinto sempre il Partito Repubblicano. Obama vinse per meno di un punto di scarto, l’unica altra volta ci era riuscito Jimmy Carter. A renderlo uno Swing State il progressivo spostamento negli ultimi anni dell’elettorato su posizioni più progressisti. Alle ultime elezioni Trump vinse per appena 74mila voti. I sondaggi lo danno leggermente avanti anche questa volta. La North Carolina porta in dote 16 Grandi Elettori. È uno Stato che sta attraversando un periodo delicato dopo il passaggio dell’uragano Helene che ha causato danni e vittime.
Pennsylvania
È lo stato più popoloso di quelli in bilico, dunque quello che esprime più grandi elettori. 19 in tutto. Dal 1992 ha votato sempre democratico, eccezion fatta per il 2016 – quando venne eletto Trump. Alle elezioni del 2020 vinse Biden, che proprio in Pennsylvania è nato, anche se di pochissimo. Entrambe le campagne si sono concentrate molto sulla Pennsylvania. Addirittura Elon Musk ci si è stabilito per coordinare meglio le attività a favore di Trump. A Butler, la scorsa estate, l’ex presidente repubblicano è stato vittima di un tentato attentato fallito.
Wisconsin
Fino a qualche anno fa considerato uno Stato tradizionalmente democratico, è diventato uno Stato in bilico alle ultime tornate. Alle elezioni del 2016 votò per Trump, quattro anni dopo per Biden che vinse per 20mila voti. Anche questa volta la situazione è indefinibile. Le aree rurali sono più rivolte ai candidati repubblicani, i grandi centri come Milwaukee e Madison sono roccaforti democratiche. Il Wisconsin esprime 10 grandi elettori.