Il conflitto in Medio Oriente
Israele in allerta, possibile attacco iraniano prima del voto Usa: ma continuano i raid su Gaza e Libano
Esteri - di Carmine Di Niro
L’Iran potrebbe replicare un attacco su vasta scala contro Israele, come quello già compiuto lo scorso primo ottobre. A rivelarlo una fonte militare israeliana alla Cnn, l’emittente all-news statunitense: lo stato ebraico si trova infatti in un “alto livello di prontezza” in vista di un possibile attacco dall’Iran.
La stessa fonte ha aggiunto tuttavia che l’intelligence israeliana sta “ancora valutando il processo decisionale in Iran” per determinare se e quando avrà luogo una rappresaglia per i raid israeliani contro la Repubblica islamica della scorsa settimana.
Secondo la fonte, i recenti attacchi israeliani alle strutture di produzione missilistica e alla difesa aerea iraniana hanno “creato un dilemma per Teheran”, poiché la sua capacità di colpire Israele e difendersi da futuri attacchi israeliani è stata diminuita.
Mercoledì la Cnn aveva citato una fonte di alto rango del regime degli Ayatollah per riferire dell’intenzione di Teheran di colpire in modo “definitivo e doloroso” Israele, indicando una data “prima del giorno delle presidenziali negli Stati Uniti” previste il prossimo 5 novembre.
La minaccia dei Pasdaran
A minacciare Israele di una “risposta inimmaginabile” per l’attacco contro i siti militari iraniani di sabato scorso sono anche i Pasdaran iraniani.
L’avvertimento arriva infatti dal capo delle Guardie della rivoluzione iraniana, Hossein Salami, come riferisce Mehr, dopo che, secondo il New York Times, la Guida suprema Ali Khamenei avrebbe dato lunedì scorso l’ordine di prepararsi a colpire Israele.
Gli attacchi israeliani a Gaza e Libano
In questo “clima” l’IDF sta continuando però le sue operazioni militari a nord e a sud, ovvero nella Striscia di Gaza e in Libano.
Nella notte tra giovedì e venerdì i caccia israeliani hanno effettuato almeno dieci attacchi a Beirut, in particolare nei quartieri meridionali della capitale, considerati “roccaforti” di Hezbollah.
Nel mirino Ghobeiry, al-Kafaat, l’autostrada Sayyed Hadi e il vicino complesso al-Mujtaba, nonchè la vecchia strada dell’aeroporto. “I raid hanno lasciato una massiccia distruzione nelle aree prese di mira, poiché decine di edifici sono stati rasi al suolo, oltre allo scoppio di incendi”, ha affermato la National News Agency libanese. Nei raid almeno due persone sono morte e quattro sono rimaste ferite.
Non va meglio a Gaza, dove 47 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti nei raid notturni compiuti dall’IDF. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa spiegando che gli attacchi hanno preso di mira la città di Deir al-Balah, il campo profughi di Nuseirat e la città di Al-Zawaida.
“Molte vittime sono state uccise a Nuseirat, dove gli attacchi colpito diverse case, comprese quelle che ospitavano famiglie sfollate”, scrive la Wafa. L’IDF da parte sua ha affermato che le sue truppe hanno eliminato “diversi terroristi” nel centro di Gaza e hanno eliminato “decine di terroristi” a Jabalia.