A San Sebastiano al Vesuvio
Come è morto Santo Romano e perché è stato ucciso, la scarpa pestata e la lite: “Ha provato a difendere un amico”
La vittima, originaria di Volla - altra località vesuviana in provincia di Napoli - aveva 19 anni e faceva il calciatore. In seguito alle indagini dei carabinieri è stato fermato un 17enne. Quest'ultimo sarebbe andato via dal luogo del delitto, per poi tornare ed esplodere i colpi d'arma da fuoco mortali da una minicar. Gli inquirenti hanno notato che sui social, dopo l'omicidio, sono state pubblicate fotografie di minori coinvolti nei fatti che hanno incitato l'uso delle armi. Le parole della fidanzata del giovane portiere che ha perso la vita
Cronaca - di Redazione Web
Una lite tra gruppi di ragazzi, scoppiata per futili motivi, è costata la vita questa notte a un 19enne nel Napoletano, raggiunto da un colpo di arma da fuoco in pieno petto. La sparatoria è avvenuta questa notte, 40 minuti circa dopo la mezzanotte, in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano del Vesuvio, proprio davanti alla sede del Municipio che fa parte della Città metropolitana di Napoli. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, la sparatoria sarebbe avvenuta durante un litigio tra ragazzi nel centro del paese, al culmine del quale uno ha esploso dei colpi d’arma da fuoco. All’origine dello scontro forse una parola di troppo, o forse, secondo alcune testimonianze, una scarpa sporcata da un pestone.
Chi era Santo Romano
Sta di fatto che dalle mani si è passati agli spari: un proiettile ha colpito al petto Santo Romano, nato ad Acerra il 15 aprile 2005 e residente a Volla, morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale del Mare. Un altro colpo ha invece ferito al gomito il suo amico, Salvatore Spagnoli, anch’egli 19enne e incensurato come Santo, trasportato in ospedale ma non in pericolo di vita. Immediate e senza sosta le indagini dei carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco per risalire al motivo della lite e accertare l’autore degli spari. I sospetti si sono concentrati in particolare su un 17enne che sarebbe arrivato sul posto a bordo di una minicar, mentre non è ancora certo che il 19enne ucciso fosse coinvolto direttamente nella rissa.
Chi ha ucciso Santo Romano: fermato un 17enne
Il sospettato è stato portato in caserma e sentito dal pm della Procura per i minorenni, che al termine dell’interrogatorio ha emesso nei suoi confronti un fermo per omicidio. Il minore è anche accusato del tentato omicidio dell’altro 19enne, rimasto ferito al braccio. Accertamenti saranno svolti anche su alcuni post pubblicati sui social subito dopo il delitto, in cui alcuni giovani in corso di identificazione appaiono in pose che esaltano l’uso delle armi. E anche eventuali responsabilità genitoriali saranno valutate. Per ricostruire la scena potrebbero essere state decisive le riprese delle telecamere di videosorveglianza, presenti nell’area come confermato dal sindaco Giuseppe Panico.
Come è morto Santo Romano e perché è stato ucciso
Sotto choc, intanto, i compagni di squadra della vittima, che giocava come portiere nell’Asd Micri. “Una notizia tragica, una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo“, scrive su Facebook il club – di Pomigliano d’Arco ma che gioca le sue partite casalinghe nello stadio Borsellino di Volla – militante nel campionato di Eccellenza Campania, girone A. ‘Santino‘, come lo chiamavano i compagni, era uno dei portieri del Micri e in questa stagione aveva anche giocato diverse partite da titolare. In segno di lutto, l’incontro Albanova-Micri in programma domani allo stadio Scalzone di Casal di Principe (in provincia di Caserta) è stata rinviato a data da destinarsi. “Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti. È stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino, continueremo a volerti bene” è il messaggio d’addio del Micri al suo giovane calciatore.