La violenza
Santo Romano, chi era il 19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio a causa di una lite
La tragedia avvenuta questa notte in provincia di Napoli, la vittima - originaria di Volla - era un calciatore che militava in Eccellenza nell'Asd Micri di Pomigliano d'Arco. Lo scorso 24 ottobre, nel capoluogo campano, è stato ammazzato il 15enne Emanuele Tufano
Cronaca - di Redazione Web
Un 19enne incensurato è morto dopo essere stato colpito questa notte, in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, da un proiettile al culmine di una lite tra gruppi di giovani. A esplodere i colpi d’arma da fuoco uno sconosciuto. Il 19enne, di Volla, colpito in pieno petto, è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale del Mare. Un altro proiettile ha ferito al gomito un 19enne napoletano.
Santo Romano ucciso a San Sebastiano al Vesuvio dopo una lite
Anche lui incensurato, portato in ospedale, non in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco.. La vittima si chiamava Santo Romano. Il giovane che giocava come portiere nella squadra di calcio del Micri di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli (militante nel campionato di Eccellenza), è giunto ancora in vita all’Ospedale del Mare, dove però è deceduto poco dopo a causa delle gravissime ferite riportate.
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Il post su Facebook dell’Asd Micri
“Una notizia tragica, una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo. Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti: dai suoi compagni di squadra a tutte le persone che lo conoscevano. La sua pelle e il suo cuore da sempre hanno vestito i nostri colori. Sei stato esempio di vita e coraggio. Ricorderemo per sempre l’amore e la passione che ci hai donato in tutti questi anni trascorsi insieme. Vogliamo pensare che hai voluto darci un ulteriore insegnamento. Nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. È stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino…continueremo a volerti bene“.