È nota come ‘La ragazza dell’Università‘. In realtà Ahou Daryaei sarà ricordata come la giovane capace di mettere in pratica un atto di disobbedienza civile senza precedenti. Mentre si trovava nel campus dell’Università di Scienze e Ricerca di Teheran, la giovane è stata avvicinata e molestata dalle donne che fanno parte dell’Hijab ban, corpo speciale conosciuto – non solo per le divise nere che coprono per intero il corpo di chi le indossa – ma soprattutto per essere la temibile Polizia Morale iraniana. Il motivo? Daryaei non indossava uno dei veli islamici, appunto lo hijab. Le agenti che pattugliano ogni angolo del paese alla ricerca degli ‘infedeli’, l’hanno insultata e minacciata.
Chi è Ahou Daryaei
Così la studentessa, invece di abbassare la testa e obbedire all’azione repressiva che per il regime degli Ayatollah deve mirare anche all’umiliazione della persona da punire, ha fatto saltare il banco, spogliandosi e girando con la sola biancheria intima per l’esterno dell’Università. Per questo motivo, con supporto delle autorità dell’ateneo, Daryaei è stata presa con la forza, fatta salire sopra un’automobile e portata via. Probabilmente, secondo il giornalista Mariano Giustino, è stata trasportata in una clinica psichiatrica e poi in un luogo non conosciuto (probabilmente una struttura detentiva). Il corrispondente di Radio Radicale ha scritto sulla propria pagina Facebook che ad oggi non si hanno più notizie della giovane, la cui vita sarebbe in pericolo.
La protesta contro il regime e l’arresto
In pratica Daryaei è sparita. Ecco il post pubblicato da Giustino: “Dov’è la ‘ragazza dell’Università’ di Teheran? Non si conoscono ancora le sorti della studentessa di nome Ahou Daryaei – l’identità non è certa – che si era denudata per protesta contro l’obbligo dell’#hijab nel campus dell’Università di Teheran. Sono trascorsi tre giorni da quando è stata arrestata dalla polizia morale, scaraventata in una macchina bianca e portata in un luogo sconosciuto. La sua vita è in pericolo perché ha messo in atto una dirompente disobbedienza civile contro il regime oppressivo della Repubblica islamica, togliendosi i vestiti in pubblico per protestare contro le molestie della polizia morale. Da allora, è scomparsa. La sua voce è ora stata messa a tacere, non sappiamo dove si trovi“.