Il comunicato ufficiale
Alluvione Valencia: sono almeno 89 i dispersi, nessun cadavere ritrovato nel parcheggio di Aldaia allagato
Primo dato ufficiale. Almeno 215 le vittime. Nessun corpo ritrovato nel parcheggio del centro commerciale Bonaire che ospita circa 2.500 posti auto, era stato descritto come un "pozzo di morte"
Cronaca - di Redazione Web
A una settimana dalla devastante alluvione che ha colpito il Sud-Est della Spagna, è stato diffuso il primo conteggio ufficiale sui dispersi. Sarebbero almeno 89 le persone di cui non si hanno notizie e di cui si sarebbero persi i contatti. A fornire il dato il Centro de Integración de Datos (CID), un ente cui collaborano la Polizia Nazionale e la Guardia Civil, l’unico autorizzato a fornire questo genere di informazione ai media, in un comunicato. Ancora evidente e grave l’emergenza negli oltre 600 comuni colpiti.
A oggi si contano almeno 215 persone morte nell’alluvione, quasi tutte nella Comunità Valenciana. Ieri sono stati ritrovati altri corpi. Una parte dei dispersi potrebbe verosimilmente far parte di quei 62 cadaveri recuperati da Vigili del Fuoco e Polizia di cui non è stata accertata ancora l’identità. Sono 133 quelli identificati dopo essere stati sottoposti ad analisi delle squadre di patologi forensi.
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Nessun cadavere è stato invece ritrovato nel parcheggio del centro commerciale Bonaire di Aldaia, vicino a Valencia, allagato dall’alluvione. Si era pensato al peggio: i media, tramite indiscrezioni dei soccorritori e altri fonti sul campo, avevano riportato virgolettati allarmanti. Si leggeva di “cimitero” e “pozzo di morte”. E invece fonti della polizia hanno riferito all’agenzia di stampa EFE che fortunatamente non è stato ritrovato nel parcheggio, che ospita circa 2.500 posti auto, neanche un corpo. Le ricerche sono state interrotte ieri prima di mezzogiorno.
Il governo spagnolo distribuirà 10,6 miliardi di euro in aiuti alle persone colpite. Lo ha assicurato intanto il primo ministro Pedro Sánchez, secondo il quale il pacchetto di aiuti – che includerà pagamenti diretti a famiglie e imprese – è stato “solo un primo passo”. Lo stesso Sánchez era stato contestato con il Re Felipe VI e il Presidente della Comunità Carlos Mazon quando si era recato in alcune località colpite da Dana.