Il simbolo

Haka: cos’è e qual è il significato della danza maori degli All Blacks

È diventata famosa grazie alla squadra di rugby più famosa al mondo, la Nuova Zelanda, conosciuta come i 'Tutti neri', per la loro divisa. Il motivo? Portare addosso il lutto dei propri avversari

Sport - di Andrea Aversa

6 Novembre 2024 alle 15:47

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Fonte LaPresse
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È una sfida psicologica lanciata all’avversario. È un modo di affermare la propria cultura. È la possibilità di manifestare l’unione delle diverse origini di ognuno dei giocatori in campo. Ma è anche marketing, pubblicità e fenomeno globale. L’haka neozelandese, portata alla ribalta dalla nazionale di rugby, i leggendari All Blacks, è l’insieme di tutti questi aspetti. Una danza orgogliosamente maori diventata un vero e proprio simbolo famoso in tutto il mondo. I giocatori la eseguono poco prima dell’inizio del match, chi gioca contro gli si para di fronte, stretto in un forte abbraccio e pronto a sfidare i ‘guerrieri più forti del pacifico’. L’haka è stata introdotta nel rugby, contro l’Inghilterra (la madre patria), nel 1888. A quei tempi, la danza maori veniva eseguita solo in trasferta. Dal 1987, l’haka è stata eseguita anche per i match disputati in casa.

Che cos’è l’Haka

Un uomo, o una donna a guidarla. Gli altri o le altre, tutti intorno, schierati. Di solito si tratta della persona con sangue maori da più generazioni. Lingua da fuori (Whetero, in gergo maori), occhi sbarrati (Pukana), bocca che sbuffa, urla e grida (Ngangahu, i tipici versi), braccia che all’inizio coprono il viso, piedi che battono a terra, mani che colpiscono petto e gambe. Il tutto all’unisono, a formare un’unica grande armonia, un ritmo di ‘guerra’ volto ad impaurire l’avversario. Ma in realtà l’haka è anche un inno alla vita ed è spesso utilizzata per rendere omaggio a qualcuno. La Ka mate, quella più nota ed eseguita sui campi da rugby, recita così: “È la morte, è la morte. È la vita, è la vita. Quest’uomo è colui che ha fatto splendere il sole su di me! Fai un salto, ancora uno più in alto. Il sole splende, alzati!

Il significato della danza maori

Esistono diverse versioni dell’haka ed ogni nazionale di rugby neozelandese, rispetto alla propria categoria, ne rappresenta una. Hanno una propria danza anche altre nazioni del pacifico, come Fiji (la Cibi), Samoa (la Siva Tau) e Tonga (la Sipi Tau). Nella cultura neozelandese l’haka ha una valenza fondamentale. Per chi fa parte delle nazionali vi è addirittura a disposizione una scuola e forse anche l’obbligo di frequentare dei ‘corsi’ maori. Al loro interno sono spiegate la cultura e le origini di quella terra e di quel popolo. C’è poi la ‘pratica’, con l’allenamento proprio per l’esecuzione danza. Infatti, negli anni, gli All Blacks hanno più volte modificato la loro performance, sia proprio nella sua esecuzione che nella disposizione in campo.

Gli All Blacks, ovvero la nazionale neozelandese di rugby

Memorabile la versione dell’haka chiamata Kapa ‘o Pango, ormai altro cavallo di battaglia degli All Blacks. Questa danza, molto più aggressiva, è stata lanciata nel 2005 contro gli ‘acerrimi nemici’ del Sud Africa, gli Springboks, in occasione di quello che un tempo di chiamava Tri Nations (perché vi partecipavano, appunto, neozelandesi, sud africani e australiani, poi dal 2012 è diventato l’attuale The Rugby Championship per l’aggiunta dell’Argentina). Oltre a lasciare interdetti avversari, tifosi e giornalisti, questa particolare versione dell’haka scatenò non poche polemiche per il suo finale: un braccio portato con violenza al viso per simulare il taglio della gola. Immortale la smorfia dell’allora campione Tana Umaga che guidò la Kapa ‘o Pango, poi – per questo motivo – modificata e ‘addolcita’.

6 Novembre 2024

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